Toccante “The motel life”, curioso “La scoperta dell’alba”
Domani sarà il giorno della fine. Quale sarà il verdetto? Chi vincerà? I film in concorso sono tanti, i possibili vincitori un po’ meno.
Francia, Giappone, Italia, Messico, Polonia, Russia, Stati Uniti o Ucraina? Sono questi i paesi coinvolti. Perdonate il mancato patriottismo, ma dita incrociate per le croquete mosieur, Marais, Montmartre, il Pastis. Insomma avrete afferrato. Intanto anche oggi venerdì 16 novembre nonché VIII giornata del Festival Internazionale del Film di Roma si è visto qualche film. Alan e Gabriel Polsky dirigono il loro terzo fim, “The motel life”, dall’omonimo romanzo del cantante country Willy Vautlin.
Frank e Jerry Lee Flannigan sono due fratelli che vivono in un motel nei sobborghi di Reno, Nevada. La loro vita può esser definita complessa e sfortunata e lo diviene ancor di più quando uno dei due è la causa di un incidente mortale. Costretti a fuggire intraprendono “un viaggio kerouachiano on the road” – così è stato definito – tra difficoltà, riprese e cadute. I registi Alan e Gabriel Polsky conducono il racconto verso il rapporto con la realtà e l’incontrollabile fuga da essa. Questo accade anche stilisticamente con l’inserimento di frame fumettistici, manifestazione del rapporto fraterno che si percepisce. Intenso, raro, saldo, toccante. La sensazione è di essere proiettati in questa drammatica avventura e di vivere la fame, il gelo, la malattia, la mancanza di una casa, anzi della Casa, con Frank e Jerry Lee Flannigan, nonché Emile Hirsch (Into the Wild – Nelle Terre Selvagge di Sean Penn) e Stephen Dorff (Somewhere di Sofia Coppola).
“La scoperta dell’alba” è un altro film tratto da un romanzo, questa volta scritto da Walter Veltroni e diretto da Susanna Nicchiarelli, al suo secondo film dopo “Cosmonauta”. È anche interprete di una delle sorelle Astengo, Barbara, la più piccola, un’asmatica roscetta. L’altra sorella è Caterina – Margherita Buy che non tradisce il suo geniale savoir faire da introversa, riflessiva e sensibile – che trent’anni dopo la scomparsa del padre viene a contatto con la Caterina Astengo bambina. Da questo momento in poi Caterina e Barbara scoprono cose che non avrebbero dovuto sapere e trasformano il loro passato. E il loro presente. Dal 1981 al 2011, quando un gesto insignificante come la prova di un vecchio telefono cambia la vita di una donna, di due sorelle, di una famiglia.