Rtl 102.5 e lo stipendio del boss
“Very normal people”: questo è il motto dell’emittente radiofonica Rtl 102.5 che raggiunge ogni giorno circa sette milioni di ascoltatori. Eppure, tra i dipendenti della società, sembra che ci sia qualcuno un po’ fuori dal comune.
Nella giornata di martedì 22 aprile, la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, su richiesta dei pm Pierpaolo Bruni e Simona Rossi, ha disposto perquisizioni e sequestri di documenti, nelle sedi di Rtl Radio S.r.l. ad Arcene (Bergamo), Roma, Napoli e Cologno Monzese. Le perquisizioni, eseguite dal Reparto operativo dei Carabinieri di Vibo Valentia e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanzia, rientrano nell’ambito dell‘inchiesta “Lybra”, relativa al clan della ‘ndrangheta dei Tripodi di Vibo Marina e Porto Salvo, con ramificazioni fino al Lazio e alla Lombardia. Dalle indagini sembra che esistano delle relazioni tra alcuni esponenti di spicco della ‘ndrangheta con la società Rtl; in particolare il boss della cosca omonima Nicola Tripodi risulta avere come unica fonte di guadagno il reddito che percepisce, come dipendente, dalla società di telecomunicazioni Gest.i.tel S.r.l. di Bergamo, che «risulta di fatto essere una società facente parte del Gruppo Rtl – scrivono i pm nel decreto – Dello stesso gruppo, poi, fanno parte altre società che – in base alle indagini condotte da carabinieri e finanzieri – sarebbero riconducibili, tra gli altri, ad un imprenditore legato da vincoli di affinità ad un esponente di primissimo piano del clan Mancuso di Limbadi».
Già dallo scorso anno, dagli atti relativi all’arresto di Tripodi, era emerso che l’uomo fosse un dipendente della società di telecomunicazioni controllata da Rtl. Per questo la Dda stava indagando su questa insolita assunzione; quali competenze ha nel campo delle telecomunicazioni e dei sistemi antifurto e antincendio, il boss vibonese? E come mai sempre alle dipendenze di Rtl appare anche un altro nome noto agli investigatori, Fausto Congestrì, fratello di Nicolino, colui che stava cercando di costituire la Gran Loggia Scozzese Mediterranea? Durante le conversazioni tra Congestrì e Tripodi, intercettate grazie all’installazione da parte dei Carabinieri di Vibo Valentia di una microspia posizionata all’interno dell’automobile del primo, una Skoda Fabia, non si parla di sistemi di telecomunicazione o di antifurti ma di affari del settore edile lombardo. Il Gruppo Rtl 102.5 ha subito risposto positivamente alla richiesta di fornire i documenti relativi alle assunzioni e ai rapporti di lavoro delle persone sotto indagine penale: «Tutti i documenti forniti attestano la totale liceità dei rapporti da noi intrattenuti –scrive l’emittente in una nota- Per il resto il Gruppo Rtl 102.5 non ha nulla a che vedere con quanto contestato agli indagati».
@DeCanistra