Al Teatro Valle Occupato in scena Quei2
www.teatrovalleoccupato.it
TEATRO VALLE OCCUPATO
ALTRESISTENZE
26 aprile duemila14, ore 21.00 | 27 aprile duemila14, ore 18.00
ANTEPRIMA ROMANA
QUEI2
regia Marcella Vanzo e Gogmagog
testo e scene di Marcella Vanzo
liberamente ispirato al Diario di Adamo ed Eva di Mark Twain
con Cristina Abati, Enrico L’Abbate, Carlo Salvador | luci Antonella Colella
produzione Gogmagog, con il contributo di Regione Toscana-Sistema Regionale dello spettacolo e il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro e Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Il rapporto di coppia è ironico, veloce, contemporaneo. Il quotidiano è ridicolo, Twain è mito, presente incisivo e divertente.
Eden = TV anni ’80: conduttore e diva si giocano una partita tra femminilità esuberante di Eva e il raziocinio duramente messo alla prova di Adamo, continuamente interrotti da animali di passaggio.
Terra = posto banale, malconcio, quotidiano.
Adamo, accetta sì l’amore nella coppia, ma non sa capacitarsi della sconcertante presenza di un figlio.
Il 26 aprile alle 21.00 e il 27 alle 18.00, al Teatro Valle Occupato va in scena, in anteprima romana, lo spettacolo Quei2 di Gogmagog e Marcella Vanzo.
Lo spettacolo indaga le diverse dimensioni dell’essere umano, da quella mitica a quella politica, in perfetta coerenza con tutta l’indagine svolta da Marcella Vanzo. Nel suo lavoro, infatti, realtà e finzione si fondono in una trama fitta che mette in discussione la rappresentazione della realtà.
In questo caso l’artista assieme alla compagnia teatrale Gogmagog mette in scena una pièce in due atti liberamente ispirata al Diario di Adamo ed Eva di Mark Twain, una rivisitazione in chiave caustica e postmoderna della storia della genesi. QUEI2 riflette un presente fantastico e ironizza sulle idiosincrasie tra maschio e femmina, natura e cultura, mitico e quotidiano.
GOGMAGOG è un gruppo di ricerca e sperimentazione teatrale nato nel 1998. Formato da un nucleo centrale di tre attori-autori (Cristina Abati, Carlo Salvador, Tommaso Taddei), accoglie spesso collaborazioni esterne per progetti specifici. «Amanti del divenire, non abbiamo un metodo fisso per la progettazione e la realizzazione dei nostri lavori, ma variabile a seconda del progetto. Alcuni lavori vengono realizzati in modo orizzontale, altri prevedono la regia di un componente del gruppo, per altri ancora ci siamo avvalsi di una regia esterna. Anche dal punto di vista drammaturgico i nostri progetti vanno dalla scrittura originale, al lavoro sulla drammaturgia contemporanea, dalla scrittura poetica a quella di scena, arrivando ad affrontare negli ultimi anni autori come Pirandello e Molière».
Marcella Vanzo è artista e antropologa. Lavora con installazioni, performance e video, combinando elementi di ironia, pathos e sensualità in forme sorprendenti. Si confronta con lati dell’umano come il desiderio, la morte, il disorientamento, investigandone tutte le dimensioni; nei suoi lavori verità e finzione formano una così stretta unione da porre sotto inchiesta la rappresentazione del mondo del quotidiano.