Alonso primo fra i mortali
La Ferrari viene fuori da una settimana travagliata conquistando il podio con Alonso. Altra doppietta Mercedes, Hamilton precede nettamente Rosberg che salva di poco la vetta nel mondiale. Grave crisi per la McLaren, in difficoltà anche Vettel, battuto dal compagno di squadra. La Formula1 continua a deludere.
Il gran premio del Bahrein ed i test sulla stessa pista avevano aperto la crisi in casa Ferrari. Quanto accaduto nei giorni seguenti è noto, le dimissioni di Stefano Domenicali e l’arrivo al suo posto di Marco Mattiacci. Come fosse un allenatore di calcio, Domenicali è rimasto vittima degli strali polemici dei tifosi della rossa, che hanno riversato su di lui le responsabilità delle sconfitte. Ci sono state colpe da parte sua, come la strategia di Abu Dhabi 2010, che costò ad Alonso il mondiale. Non va però dimenticato come il suo ruolo fosse gestionale e non tecnico. Non sappiamo se il cambio al vertice abbia portato una scossa emotiva, in ogni modo a Shanghai è arrivato un terzo posto che dà un po’ di speranza. Restano le perplessità sulla macchina ma la sensazione è che dietro alle Mercedes la partita sia aperta.
Alonso ha dimostrato le sue qualità, è un peccato assistere al suo ottavo anno di fila senza titolo, vittima di circostanze sfavorevoli rimane campione del mondo di guida. E’ scattato forte, resistendo al contatto con Massa, ha superato Vettel nel corso della prima fase di pit stop per conquistare una seconda posizione ceduta solo a 3/4 di gara alla Mercedes di Rosberg. Lo spagnolo è terzo nella classifica piloti con 41 punti, primo fra coloro che non corrono per la scuderia di Stoccarda.
Raikkonen conferma il suo avvio di stagione difficile, un oscuro ottavo posto quasi ad un minuto dal suo compagno. {ads1}
Dopo il bel duello del Bahrein, questo gp non ha avuto storia. Hamilton ha conquistato al sabato la pole sotto la pioggia, oggi è partito in testa mantenendo la leadership dal primo all’ultimo metro e mancando il Grand Chelem solo a causa del giro più veloce di Rosberg.
Il tedesco non è riuscito a contrastare il rivale, in avvio è rimasto imbottigliato patendo un contatto con Bottas, ha visto saltare la telemetria della sua vettura e guidando “al buio” è risalito da quinto a secondo superando Ricciardo, Vettel ed infine Alonso.
Rosberg rimane in testa nei piloti con 79 punti ma la terza vittoria ha portato Hamilton a 75 e basandoci sul rendimento dei due è facile ipotizzare un sorpasso già dalla Catalunya. Il campionato costruttori ha la serranda abbassata, la Mercedes ha quasi il triplo dei punti delle altre.
La Red Bull è ora seconda fra le case, piccola consolazione per il team che ha spadroneggiato nelle ultime stagioni. Buona prova di Ricciardo quarto e capace di dar fastidio ad Alonso nel finale. L’australiano ha battuto il blasonato compagno di squadra in prova e poi lo ha superato in gara. Sebastian Vettel, facile quando la sua macchina era la migliore! In crisi coi consumi e col deterioramento delle gomme, il tedesco ha subìto il rampante Ricciardo, non gli ha dato strada come aveva chiesto il suo box, ma poi ha dovuto cedere.
Disastrosa la McLaren, fuori dai dieci. Davvero lungimirante la scelta di Hamilton, un anno e mezzo fa, di abbandonare il team di Dennis.
Conferme dalla Force India, 6a con Hulkenberg e 9a con Perez, a punti per la terza volta Kvyat, il quasi 20enne russo della Toro Rosso.
La Formula1 si ferma per tre settimane, tornerà il 9-11 maggio con l’esordio della stagione europea a Barcellona.
Chiudiamo con l’angolo umoristico, consueto protagonista “Paperino” Massa. Era scattato bene dalla terza fila, ma un contatto con Alonso lo aveva fatto rimbalzare indietro. Il vero disastro è però avvenuto al primo pit stop: i meccanici Williams hanno sbagliato a montargli le gomme posteriori e Felipe è stato costretto impotente ai box per la bellezza di un minuto, gara irrimediabilmente compromessa.