Spinelli e Vendola presentano L’Altra Europa

Un’altra Europa è possibile per chi sostiene Alexis Tsipras nella sua corsa alle europee, un’Europa radicalmente diversa rispetto a quella che abbiamo conosciuto fin’ora. Ce l’hanno raccontata la promotrice della lista Tsipras Barbara Spinelli e il presidente di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola.

Sui media mainstream esiste una specie di ostracismo per cui di sinistra e di lista Tsipras si parla molto poco, quasi per nulla. Così si lamentavano Barbara Spinelli e Nichi Vendola prima di presentare la loro idea di Europa all’incontro pubblico tenutosi presso il Teatro Vittoria a Roma. L’affluenza non è in effetti delle più incoraggianti ma il coinvolgimento dei partecipanti è intenso e si sente. Nichi Vendola appena arrivato ribadisce subito ai giornalisti lo slogan “L’Altra Europa con Alexis Tsipras, tutto il resto è Troika”, a sottolineare una diversità rispetto agli altri schieramenti, sia di destra che di sinistra, che non prendono le dovute distanze dalla politiche di austerity che l’Europa ha adottato fino ad oggi. Ad attendere i due relatori sul palco del Teatro c’era Luca Telese che ha condotto un’intervista pubblica volta a colmare qualcuno dei vuoti informativi lasciati dalle tv e dai giornali. {ads1} 

L’aspetto su cui sia Vendola che la Spinelli hanno più insistito è la necessità di questa lista come unica posizione realmente critica, che non scada però nel rifiuto populista dell’euro e dell’europeismo. Barbara Spinelli ha spiegato che la lista Tsipras è nata dall’idea di tradurre la rabbia in un’azione positiva e si rivolge a un elettorato consapevole che l’euro è stato gestito male ma è necessario. Secondo Vendola «i populisti sono un pericolo per l’Europa. L’idea che invece di andare verso il sogno degli Stati Uniti d’Europa rischiamo di regredire al livello delle piccole patrie, dei nazionalismi è un rischio molto grave, ma questo rischio è frutto delle politiche dell’austerity, che sono state concordate dalla destra e da una certa sinistra a livello europeo. Hanno votato anche le forze di sinistra quei provvedimenti che hanno impoverito tanta parte dell’Europa meridionale». La stoccata va al candidato del PSE Martin Schulz, accusato di essere critico ma non abbastanza. Continua Vendola: «C’è una responsabilità del socialismo europeo, che ha accettato certe scelte del liberalismo, che ha pensato che ci potesse essere addirittura un’Europa senza la Grecia». Non è accettabile un’Europa in cui esistono degli Stati forti che guardano con sospetto agli Stati deboli, questa non è un’unione ma una disunione, inconcepibile per la Spinelli.

La due grandi questioni in cima agli interessi della lista L’Altra Europa sono il lavoro e il welfare. Dunque la prima battaglia sarà quella contro la disoccupazione e contro la precarizzazione del lavoro, che è frutto non solo della crisi ma anche di politiche sbagliate. Lo stato ad esempio deve tornare a poter investire nell’occupazione, anche rompendo il patto di stabilità. E poi bisogna smetterla di pensare che il welfare sia un lusso: senza welfare non c’è Europa. Questi i primi passi di un sinistra tutta da ricostruire.

Twitter @Fra_DeLeonardis

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