Finali NCAA: Gators contro tutti
Sabato e lunedì si disputeranno ad Arlington le Final Four NCAA. E’ stato un torneo ricco di sorprese, solo i Florida Gators hanno onorato il pronostico fra le teste di serie delle Regions. In NBA, la crisi di Indiana spinge Miami in vetta ad Est, lotta serrata in entrambe le Conference per accaparrarsi gli ultimi posti ai playoffs.
Le NCAA Finals 2014 vivranno nel weekend il loro ultimo atto: a contendersi il trofeo sono rimaste Florida, Connecticut, Kentucky e Wisconsin.
I Gators hanno vinto le loro ultime due gare senza patemi. UCLA li ha impegnati fino a tre-quarti delle Sweet Sixteen, ma dal 56-55 la compagine di Donovan ha infilato un 10 a 0 di parziale che ha chiuso i giochi. Migliore in campo Michael Frazier, autore di cinque triple. Tutto facile contro Dayton, Wilbekin ha potuto sbizzarrirsi con 23 punti. Florida spera di ripetere i fasti della doppietta 2006-2007 con Joakim Noah stella dell’ultimo successo. Nel torneo in corso è a 30 vittorie consecutive, ma l’ultima squadra a batterli, il 2 dicembre, è stata Connecticut, sua avversaria delle semifinali.
Campioni nel 2011, gli Huskies sono la prima t.d.s. n.7 ad approdare alle Finals da quando il formato è passato a 64 squadre. Indubbio vantaggio aver affrontato quasi in casa ottavi e quarti, visto che il Garden di New York dista dal loro college solo 221km. I 19 punti di DeAndre Daniels nella ripresa hanno marcato la differenza contro Iowa State. Molto più complicata la gara di Elite 8 dato che Michigan State – accreditata del successo finale nel pronostico da Obama – conduceva di 9 ad inizio ripresa. Lì è salito in cattedra Shabazz Napier, ha messo 7 dei suoi 25 punti in un 13 a 0 di parziale che ha sconvolto l’inerzia della gara. Fondamentale la difesa Huskies, che ha limitato l’efficacia degli avversari sotto canestro.
Kentucky partiva ottava nel Midwest, si diceva avesse un roster troppo giovane. Invece i vincitori del 2012 hanno fatto fuori in successione i due ultimi finalisti. Opposti ai rivali di Louisville, i Wildcats sembravano essere costretti a cedere, sotto 59-66 a 4’33” dalla fine. Poythress ha ispirato in attacco ed in difesa la rimonta, Aaron Harrison ha messo a 39″ dalla sirena la tripla del sorpasso. Altrettanto tirata la gara con Michigan: è stato ancora Harrison a decidere, infilando gli ultimi due canestri di Kentucky, entrambi dall’arco, a -2′ e dopo che i Wolverines si erano riportati in parità, la definitiva prodezza a 3″8 dallo scadere. Il migliore dei Wildcats è stato Julius Randle, 15 punti ed 11,5 rimbalzi di media.
Kentucky se la vedrà con Wisconsin, la vera matricola: mancava alle semifinali dal 2000, ha conquistato il suo unico titolo nel 1941! Superata Baylor, i Badgers hanno piegato la favorita Arizona solo al supplementare, a seguito di un epilogo al cardiopalma. Il pivot Frank Kaminsky ha messo il canestro del 64-61, gli Wildcats sono tornati a -1 ed hanno avuto per due volte la palla delle Finals. McConnell ha sbagliato il tiro, ha preso il rimbalzo, ma poi a 3″ dalla fine Nick Johnson ha commesso fallo in attacco. Bravo Traevon Jackson tra i Badgers, 10 punti e 5 assist, ma con 28 punti ed 11 rimbalzi è stato Kaminsky l’uomo copertina delle Elite 8. {ads1} Sorpasso ad Est nella notte NBA. Con 32 punti di LeBron James, Miami piega Toronto e scavalca in graduatoria Indiana, travolta dagli irresistibili Spurs, alla 18a vittoria consecutiva, record di franchigia. Parker mette i canestri, Leonard cattura i rimbalzi, al momento non si vede chi possa fermare i giocatori di Popovich. Filadelfia torna a perdere dopo il 123 a 98 su Detroit che aveva fermato a 26 il numero di rovesci in fila, come Cleveland nel 2011. Vincono sia Atlanta che New York, sempre appaiate con 32 successi, ma Anthony e compagni hanno giocato due patite in più. Baraonda per la qualificazione ad ovest, Dallas, Memphis e Phoenix sono tutte a 44 vinte e 30 perse, una resterà fuori, anche se c’è Golden State solo poco più su.