Marine Le Pen flirta con Grillo
L’insofferenza antieuropeista di Marine Le Pen ha rivelato alle amministrative francesi tutta la sua forza, arrivata in Italia col sussurro di un ammiccamento a Grillo. Beppe non fa eccezioni e come al solito schiaffeggia la mano che l’accarezza rivendicando distanza. Eppure le cose in comune sono tante.
È già da un po’ che l’Europa democratica guarda con preoccupazione al rafforzarsi dell’estrema destra in Francia, dove si sta assistendo alla caduta della pregiudiziale antifascista. Questo processo, esacerbato dalla crisi economica imputata all’Europa e ai suoi dettami, ha fatto sì che l’ultra destra del Front National francese registrasse alle ultime amministrative il 4,6% dei consensi, un dato particolarmente significativo se si pensa che il partito era in corsa solo in 597 dei 36700 comuni chiamati al voto. Se guarda all’Italia la leader del Front National Marine Le Pen pensa a Grillo ed ha affidato il suo messaggio all’Ansa: «Non capisco l’odio di Grillo nei miei confronti. In realtà, i nostri partiti sono d’accordo su molti temi, a partire dalla lotta contro l’euro» e poi, col tono piccato di chi viene rifiutato, Marine ha sferrato una stoccata al leader del Movimento 5 Stelle: «Si limita a contestare senza assumersi le proprie responsabilità». È ormai storia il gran rifiuto di Beppe Grillo, che su Twitter fa il duro: «Nessuno odia Marine Le Pen. Ha però un’appartenenza politica diversa dal M5S e per questo non sono possibili accordi. Rien d’autre. Adieu». {ads1}
Curioso che Grillo parli di “appartenenze politiche”, di ideologie, lui che ha sempre voluto che il suo Movimento ne restasse privo. Queste espressioni sono vuote di significato per un movimento che ha sempre dichiarato di voler decidere (quantomeno qui in Italia) provvedimento per provvedimento. Ad analizzare le linee guida si direbbe che Front National e Movimento 5 Stelle ne condividano più di qualcuna: la lotta all’euro, l’ostilità verso “l’Europa dei banchieri”, e dunque la rottura del Fiscal Compact, la parziale rinazionalizzazione delle banche. Entrambi rifiutano di allearsi con altri partiti. La Le Pen ha dichiarato che il Front Républicain «è morto». Qualche difformità emerge quando si tratta di immigrazione, i Cinque Stelle sono infatti contrari al reato di immigrazione clandestina. Certo non dev’essere un tema cardine del Movimento visto che lo stesso Grillo aveva dichiarato di non averlo posto in campagna elettorale perché altrimenti «il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico».
E allora chissà, magari ci si può ripensare, magari anche questo primo rifiuto di Grillo è dettato, più che da differenti appartenenze politiche, dalla necessità di non perdere sostenitori, che potrebbero essere turbati da un’alleanza così spostata a destra. Le europee si avvicinano e le fila degli euroscettici sono nutrite: in Belgio c’è Interesse Fiammingo, in Austria il Team Stronach, perfino in Germania c’è un movimento che vuole abbandonare l’euro, Alternative für Deutschland. E poi partiti indipendentisti in Olanda, Finlandia, Ungheria. Unirsi al flusso o restare da soli non è scelta da poco, e lo sanno bene Di Maio e Di Battista che già sognano le europee: «Se vinciamo le europee, contro il Pd, il governo traballerà e chiederemo a gran voce nuove elezioni».