8 luglio: giornata internazionale del Mar Mediterraneo

L’8 luglio si celebra la giornata internazionale del mar Mediterraneo: vero e proprio scrigno della biodiversità marina del nostro Pianeta con le 12 Mila specie marine che lo popolano.
Nonostante il Mediterraneo occupi una superficie di circa l’1% di tutti gli oceani, ospita tra il 4 ed 12% della biodiversità marina mondiale. Questa giornata dovrebbe essere uno spunto di riflessione su quanto il mare, e le specie che lo popolano, vadano preservati.

Gli habitat marini e le specie che popolano il Mediterraneo sono in pericolo a causa principalmente dell’inquinamento e dello sfruttamento incontrollato delle risorse viventi. Secondo il rapporto biennale della FAO sulla pesca e l’acquacoltura dello scorso anno, il consumo di pesce nel mondo ha raggiunto un nuovo record (20,5 chilogrammi pro capite all’anno). La maggior parte del pesce che finisce sulle tavole è pescato in maniera non sostenibile, e tra i mari più danneggiati dalla pesca intensiva c’è proprio il Mediterraneo. 

mar mediterraneoTra le specie che è importante tutelare nel Mediterraneo troviamo: la foca monaca mediterraneauna specie minacciata di estinzione ancora di più del panda. Se ne contano in natura meno di 700 esemplari. Essendo un mammifero consumatore di pesce, la foca monaca in passato è stata aspramente combattuta dai pescatori, costringendo questa specie a trovare rifugio nelle grotte, sopravvivendo lungo tratti di coste poco frequentati dall’uomo. Nel luglio scorso, dopo 60 anni dall’ultimo avvistamento, in Toscana, nell’Isola di Capraia, è stata avvistata una foca monaca nella grotta che un tempo le accoglieva.

Anche i coralli bianchi profondi sono minacciati: specie come la Lophelia pertusa e la Madrepora oculata vivono a molte centinaia di metri di profondità, costituendo delle barriere coralline profonde, zone importantissime per la biodiversità, per la ricchezza di specie e di aggregazione di pesci e invertebrati importanti per l’alimentazione dell’uomo. Questi coralli sono messi a rischio dallo strascico e da alcune attività di pesca sportiva.

La vita sulla terra è strettamente connessa alla salute del mare: le acque regolano il clima del Pianeta, producono ossigeno, forniscono nutrimento e sono fonte di sussistenza per centinaia di milioni di essere umani. Il mare è una risorsa esauribile, e se continuiamo così presto dovremo fare i conti con il fatto che non ha un potere illimitato di auto-rigenerazione.

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