Quanto sta costando il cambiamento climatico al mondo
Abbiamo già parlato in passato di quanto gli effetti del lockdown abbiano messo in luce i tassi di inquinamento che incidono giornalmente sulle nostre vite e sulla salute del pianeta terra. Il costo pagato in tasso di mortalità e a livello economico nel 2020 è stato altissimo.
Le calamità naturali che si sono abbattute sull’Asia hanno causato danni per oltre 40 miliardi di dollari; mentre negli USA, uragani e incendi hanno causato perdite per circa 60 miliardi di dollari. Le condizioni metereologiche in continuo peggioramento hanno causato forti inondazioni in India, causando oltre 2.000 morti e milioni di sfollati. Sempre a causa delle inondazioni, la Cina ha subito danni per 32 miliardi di dollari tra giugno e ottobre. Il ciclone Amphan, un ciclone tropicale che ha colpito India e Bangladesh dal 16 al 21 maggio 2020 è stato il più forte ciclone tropicale a colpire il delta del Gange dal ciclone Sidr del 2007 e la prima tempesta super ciclonica che si è verificata nel Golfo del Bengala dal ciclone Odisha del 1999, ha provocato perdite per 13 miliardi di dollari in pochi giorni. In Africa un invasione di locuste ha devastato raccolti e vegetazione per un importo di 8,5 miliardi di dollari. È stata una delle peggiori invasioni di cavallette degli ultimi 25 anni, mentre in Kenya degli ultimi 75.
In Europa la tempesta Ciara ha interessato il Regno Unito, fino ad arrivare nel Nord Italia dove donna di 77 anni è morta a Traona, in provincia di Sondrio, dopo essere stata colpita da un pezzo di un tetto divelto dal forte vento. Ciara provocato danni per 2,7 miliardi di dollari.
Lo scorso aprile nell’area di Chernobyl è scoppiato il più grande incendio mai registrato in quell’area; in Bolivia la deforestazione ha causato un incremento del 35% degli incendi; in Brasile 307 mila ettari di foresta sono stati distrutti nei primi sei mesi dell’anno e a luglio sono stati individuati 6.803 principi di incendio, il 28% in più rispetto al 2019; nel nord della Thailandia il 20% delle foreste dell’area sono andate in fiamme ad aprile; in Australia tra il 2019 e il 2020 sono divampati gli incendi più grandi della storia del Paese, distruggendo il 20% delle foreste presenti sull’isola per una superficie grande quasi quanto l’Inghilterra. La mano dell’uomo è responsabile di circa il 75% degli incendi.
La spinta delle stragi ambientali e delle conseguenze che il cambiamento climatico sta generando hanno reso necessario un intervento a livello europeo generando il Green Deal: una tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’UE. L’obiettivo dell’UE è quello di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
“Il costo della transizione sarà ingente, ma il costo dell’inazione sarà maggiore.” Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Infatti se non si agirà i prezzi da pagare saranno maggiori rispetto a quelli già pagati nel 2020. 400 000 morti premature all’anno a causa dell’inquinamento atmosferico; 90 000 decessi all’anno a causa delle ondate di caldo; 660 000 ulteriori domande di asilo all’anno nell’UE, se la temperatura aumenterà di 5oC; 16 % delle specie a rischio di estinzione se la temperatura aumenterà di 4,3oC; 40 % in meno di acqua disponibile nelle regioni dell’Europa meridionale; 2,2 milioni di persone esposte alle inondazioni costiere ogni anno; 190 miliardi di euro di perdite annue previste in caso di aumento di 3 °C della temperatura media mondiale. Inoltre i cambiamenti climatici potrebbero causare un aumento del 20 % dei prezzi alimentari nel 2050.
Quanto più si aspetta per agire, tanto più salirà il prezzo da pagare sopratutto in costo di vite.
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