Afghanistan, sparano al suo husky perchè donna
Sahba Barakzai e la sua famiglia stavano portando a fare una passeggiata tra i boschi il loro husky, Aseman, come ogni weekend e come con estrema facilità e consuetudine accade in tutto il mondo. Ma a Herat anche un gesto così usuale può essere un azzardo se compiuto da una donna.
Mentre la famiglia ed il cane erano tra i boschi un uomo è spuntato dagli alberi sparando un colpo al cane. Sahba ha gridato, è corsa verso il corpo insanguinato di Aseman, chiedendo all’uomo di fermarsi. Ma altri armati sono usciti allo scoperto – ha raccontato la famiglia Barakzai alla Bbc – ed hanno sparato altre quattro volte.Gli uomini le hanno intimato di lasciare il cane dov’era esclamando poi “Una donna non può avere un cane”.
La motivazione di questo gesto indegno potrebbe risiedere nelle attività “anticonformiste” di Sahba. La ragazza a Herat era famosa perché aveva sfidato le convenzioni insegnando alle ragazze a fare sport. Arti marziali e bicicletta. “Ancora non sappiamo cosa abbia spinto quegli uomini a sparare. Ma crediamo che abbia a che fare con il lavoro di Sahba – dice ancora la famiglia alla Bbc-. Era la prima donna proprietaria di un club sportivo”. Shaba aveva già subito delle minacce, ma lei da dieci anni a questa parte andava avanti con la sua attività. Ma in un paese in cui soli vent’anni fa le bambine, solo perché femmine, venivano tenute lontano dai banchi di scuola, vedere delle donne andare in bici è uno scandalo. Finora Sahba aveva resistito alla mentalità retrograda e alle minacce, ma la morte di Aseman è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ha deciso di lasciare l’Afghanistan “In un Paese dove le persone ammazzate non fanno notizia, figuriamoci se aveva senso denunciare alla polizia la morte del mio Aseman. Che ne avrei ricavato?”.