F1, Abu Dhabi: la Ferrari in cerca di dignità
Una stagione amara, amarissima, condita da una dolce estate che è andata via troppo in fretta e che aveva riportato i cuori Ferrari a battere fra Spa e Monza, nel nome del predestinato. Anche lui però ci ha tradito, in parte, con notevole colpevolezza di un compagno di squadra che dei quattro titoli mondiali ha solo il ricordo, certo non più la stoffa e nemmeno la classi di ammettere un errore. Un Mondiale, quello 2018, buttato in più parti da Vettel: era il titolo che dovevamo vincere, è rimasto l’ennesimo rimpianto di oltre dieci anni fatti di delusioni, rabbia e cocenti sconfitte.
Quanto andato in scena ad Interlagos, nell’ultimo gran premio in Brasile, rappresenta una delle pagine più tristi nella storia della Formula Uno, per quanto concerne ovviamente il cavallino rampante. Due macchine che si centrano, che finiscono lì la gara, buttandosi fuori a vicenda quando bastava restare un pelo distanti, rimandare la lotta di qualche metro o al massimo mezzo giro. Evitando così un disastro, non tanto per due classifiche piloti e costruttori che oramai hanno ben poco da dire, quanto più per un’immagine vergognosamente imbrattata da un finale mesto e cupo, come non se ne vedevano da anni e che vede Sebastian Vettel sul banco degli imputati.
L’ultimo Gp dell’anno
Ad Abu Dhabi ora andrà in scena l’ultimo capitolo di una brutta stagione, con una Ferrari che in estate ha fatto intravedere potenzialità interessanti, ma la continuità manca, soprattutto in gara. Perché nessuno ha fatto più pole position della Ferrari, nessuno più delle sette di Leclerc: dunque, manca qualcosa la domenica, decisamente.
Bwin ha le idee chiare circa i favoriti: Hamilton domina a 2.75 nelle quote relative all’ultimo Gp della Formula 1. Segue Leclerc a 3.75, con Verstappen a 4.50 che si mette addirittura davanti a un Vettel pagato ben sei volte la posta. Più indietro il povero Albon a 51, centrato in pieno da Hamilton in Brasile quando poteva chiudere una storica doppietta Red Bull, sarebbe stato per lui il primo podio in carriera.