Viaggi strani e dove trovarli
Siete alla ricerca di esperienze insolite o adrenaliniche? Fortunatamente per voi, il “mondo” mette a disposizione miliardi di possibilità ed ecco che un viaggio può essere tutt’altro che banale. Infatti dai party con le drag queen di San Francisco ai viaggi a sorpresa, dal giro in sottomarino ai tour con i fantasmi e tantissimi altri posti nascosti nel mondo, ecco dei viaggi strani e dove trovarli!
VALLE DELLA LUNA, LUOGO UNICO E IRRIPETIBILE
Situata nell’estremo nord della Sardegna, c’è una splendida Cala, chiamata la “Valle della Luna” e considerata come l’ultimo paradiso hippy. Questa piccola valle di circa 500 metri si nasconde tra il Promontorio di Capo Testa e il territorio di Santa Teresa Gallura e dalle cui pareti rocciose affiorano altre calette nascoste, circondate da acque cristalline e turchesi che tra erbe di mirto ed eriche, grazie al forte contrasto con i colori dorati della roccia e il verde della macchia mediterranea, rendono questo posto uno dei più magici al mondo. Qui dominano incontrastate la pace e la natura, paesaggi suggestivi e una miriade di spiagge imperdibili. Il nome Valle della Luna deriva dalla tonalità bianca che prendono le rocce illuminante dal chiarore lunare. Questo posto incontaminato fu scelto durante gli anni ’70 come dimora di un gruppo hippy e naturalisti. Qualcuno qui ha deciso di trasferirsi e perfino di viverci. Niente di strano quindi se passando incontrerete uno dei suoi abitanti. Non spaventatevi, piuttosto fermatevi a sognare mentre vi raccontano un giorno di vita nel “paradiso”.
I TOUR DEI FANTASMI NEI SOTTERANEI DI EDIMBURGO
In questo tour incontrerete i fantasmi e i demoni che abitano la città. Tra cimiteri e vicoli, tra leggende e misteri della città, attraverso un tour di due ore, verrete a conoscenza dei lati più tormentati e terrificanti della città di Edimburgo, teatro di sanguinosi eventi, omicidi e roghi di streghe. In questo tour lascerete alle spalle la parte più turistica della città per addentrarvi nel cuore vero della Scozia. La visita comincia a Warristan, nei pressi della High Street, la via principale di Edimburgo. Il nome di questo luogo deriva dalla signora Mary King, figlia dell’avvocato Alexander King che nel 1600 era proprietario di numerosi degli edifici della zona. La storia racconta che Mary si trasferì ad abitare nel sottosuolo di Edimburgo dopo la morte del marito, nel 1629 per morire poi nel 1644, pochi mesi prima che la peste colpisse la capitale scozzese portando morte e distruzione. Poco dopo la morte di Mary King, Edimburgo fu colpita da una terrificante epidemia di peste ed è proprio nei sotterranei della città che la morte falciò tante giovani vite. A questo va aggiunto il fatto che finita l’epidemia, i corpi di chi aveva perso la vita lì sotto erano talmente tanto irrigiditi che i becchini per portarli via non ebbero altra strada se non quella di amputarne le parti.
LE FORESTE DEI MONACI E DEI LUPI
Il Casentino, microregione a cavallo fra la Toscana ed Emilia, è il parco più verde d’Italia dove un’unica grande foresta ammanta tutte le dorsali e le valli di questi 36.000 ettari protetti, che nascondono molti luoghi selvaggi. Innanzitutto la famosa riserva naturale integrale Sasso Fratino è la prima istituita in Italia dove son permesse solo le attività di ricerca scientifica e di sorveglianza. Qui il bosco si evolve da decenni senza intervento umano, un esempio unico in Italia. La vegetazione qui intorno è quasi tutta di seconda generazione. I monaci camaldolesi, a partire dall’anno 1000, hanno sostituito meticolosamente e sistematicamente la foresta di prima generazione di abeti bianchi, faggi, tigli, roveri e aceri con piantagioni esclusivamente di abete bianco, forse perché simbolo di meditazione e sapienza. Il rapporto con la foresta è parte integrante dei monaci: la foresta va tagliata poco e mai a raso, bisogna sempre lasciare spazio alla silvicoltura spontanea, vanno ruotate le culture e le punizioni per chi contravviene alle regole del taglio sono severe. Le foreste casentinesi stanno via via recuperando naturalità, una via di ritorno che farà bene non solo ai lupi, che la abitano, ma anche agli uomini. Motivo per il quale oggi è considerato un luogo sacro.
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