A Mani Nude, l’esordio noir di Filippo Gatti
“Prima o poi scriverò un libro”. Alzi la mano chi non lo ha mai pensato. Poi, chissà come mai, quasi sempre la quotidianità prende il sopravvento e questa determinazione svanisce nella dimensione del sogno. Non è stato così per Filippo Gatti, classe 1977, manager d’azienda, sposato, con due cani e una vita piena. Non abbastanza però da accantonare quel tema che gli girava in testa e che tra una riunione e l’altra correva ad appuntare nelle note del suo Iphone. È proprio lì che, capitolo dopo capitolo, ha preso forma A Mani Nude, il suo primo romanzo, edito da L’Erudita. Proprio in questi giorni lo sta presentando a Roma, e noi lo abbiamo incontrato per farci svelare qualcosa di più di questo noir dalla forte componente psicologica.
“Il titolo – ci ha raccontato l’autore – è già una dichiarazione d’intenti di quello che sarà il libro: efferato e senza filtri. Chi uccide a mani nude lo fa senza uno strumento che si frapponga tra l’assassino e la sua vittima, è uno slancio puro di violenza, come quella che hanno in corpo i ragazzini quando, trovandosi di fronte degli ostacoli, anziché aggirarli ci corrono incontro distruggendoli, senza rallentare”. Ma non aspettatevi di trovarvi davanti a un libro splatter! Sono forse gli aspetti più reconditi della nostra psiche gli anfratti più spaventosi. I capitoli si alternano l’uno all’altro facendoci immergere di volta in volta in scenari diversi, un’indagine su una serie di efferati omicidi e una seduta con una psicologa, dandosi il cambio sul palco come in un balletto, con la grazia di una prosa scorrevole e leggera, quasi cinematografica, ma allo stesso tempo schietta e cruda, senza vergogna e senza filtri, che racconta di sesso, di violenza e di valori rovesciati senza mezzi termini.
Senza alcuna pretesa di moralizzare, A Mani Nude racconta i vizi e le contraddizioni di questa società, una donna che vende il suo corpo, un uomo alla ricerca di sé, il malaffare che ha speculato per anni nel nostro Paese. L’autore non nega di averci messo dentro tantissimo di sé, delle persone che hanno punteggiato la sua vita, dei luoghi tra Puglia e Sicilia che sono stati la sua seconda casa durante le trasferte di lavoro, e che mettere nero su bianco le idee che trasfiguravano in romanzo ha avuto un effetto catartico che l’ha aiutato a superare il momento più difficile della sua vita.
La storia ti cattura nel suo incalzare, i personaggi, dal Maresciallo Chirizzi alla prostituta Leyla, non nascondono le loro debolezze e contraddizioni, ma sopra tutto l’odore di marcio l’essere umano resta pervicacemente attaccato a ciò che lo rende vivo: il desiderio di amare ed essere amato, nonostante tutto.
A Mani Nude è già disponibile nelle librerie e su Amazon. Che l’indagine abbia inizio!