Dominio Mercedes: le pagelle del GP della Cina

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 10: LA MERCEDES – Doveva essere l’anno più difficile, quello in cui la competizione avrebbe raggiunto il suo apice. Invece sembra che di competizione non ce ne sia stata mai così poca. La casa delle tre punte infila la terza doppietta consecutiva, passeggia sui resti di una Ferrari allo sbando, costretta a guardarsi le spalle molto più che insidiare Hamilton e Bottas. Il doppio pit-stop è l’apice di un totale dominio sportivo. L’affidabilità è totale, le prestazioni una sicurezza, la gestione gomme finalmente ottimale. Potrebbe essere l’inizio di uno dei mondiali più dominati della storia della Formula 1, con buona pace di spettacolo e divertimento. ASTRONAVI

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 9: LA GARA DI ALBON – Un punto che vale come cento. Dopo lo spaventoso incidente che lo aveva visto coinvolto poche ore prima e che lo aveva costretto a saltare le qualifiche, nessuno avrebbe scommesso un euro su un suo piazzamento a punti. Invece i miracoli alcune volte accadono. Una gestione gara semplicemente perfetta con un ritmo notevole. Il pilota di giornata è sicuramente lui, con buona pace degli altri. SORPRENDENTE

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 8: L’INARRIVABILE HAMILTON – Lo scorso anno la prima vittoria era arrivata solamente a Baku. Quest’anno siamo giù a due. Bottas, partito in pole, è bravissimo a coprirgli le spalle permettendogli di andare via alla prima curva. Con questa macchina, con questo team, con questa spalla, il sesto titolo mondiale dovrebbe essere una mera formalità, sopratutto per un campione nel gestire i momenti della stagione come lui. CAMPIONE VERO

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 7: I TERZI INCOMODI – La Red Bull è come un serpente a sonagli. Sembra immobile, sornione, disinteressato, ma è sempre pronta a colpirti quando meno te lo aspetti. A farne le spese, oggi come ieri, è sempre la Ferrari. Verstappen, con i suoi undercut, porta scompiglio in una gara altrimenti poco emozionante. Gasly, fuori da ogni lotta, dimostra alla Ferrari che rientrare, montare delle gomme soft e prendersi il giro veloce non è follia, ma è una possibilità concreta. Oggi, dopo la Mercedes, gli unici a ridere sono loro. PRONTI A COLPIRE

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 6: LA COSTANZA DI MAX – Al netto del pasticciaccio brutto nelle qualifiche di ieri, la gara di Max è stata soldia come spesso avviene ultimamente. Bravo a gestire le prime fasi della gara, oculato negli attacchi e negli undercut. Il quarto posto, con quel pazzo tentativo di sorpasso su Vettel per il podio, sono già più di quanto si potesse sperare. Lui è l’unica vera incognita del mondiale, anche se al momento, gli unici che davvero ne stanno risentendo sono gli uomini in rosso. ATTENTO E CONCRETO

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 5: IL PODIO DI VETTEL – Partiamo dalle cose buone, la bellissima difesa sul tentativo di sorpasso di Verstappen, portata a termine senza nemmeno finire in testacoda. Per il resto, Vettel sembra il fantasma di se stesso. Costretto a chiedere aiuto ai box per scrollarsi di dosso il compagno di squadra, mai in grado di gestire le gomme, e anzi spesso in difficoltà con bloccaggi reiterati. Un’altra domenica da dimenticare, un altro podio che non ha molto senso. In Ferrari, al momento, hanno un problema piloti, come se non bastassero i problemi alla monoposto. DESOLANTE

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 4: IL TRATTAMENTO RISERVATO A LECLERC – Quando non ci si mette la sfortuna, ci pensa il muretto Ferrari a castrare il talentino monegasco. Se questo è il benvenuto nel giro che conta, auguri Charles. Gli viene ordinato di far passare il compagno di squadra senza una reale differenza di passo. Viene penalizzato in tutte le scelte del muretto, come a doverlo punire di qualcosa. Una gestione folle di uno dei talenti più puri in pista. Alla Ferrari sanno bene come smontare una delle poche note positive di inizio stagione. IMMERITATO

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 3: IL GP DI STROLL – Una gara anonima quella di Stroll, resa ancora più amara dall’ottimo ottavo posto di Perez a parità di monoposto. Un inizio di stagione non soddisfacente che lo vede già inseguire con due piazzamenti contro uno rispetto al compagno/rivale. Se non è la sua ultima possibilità di dimostrare che merita un sedile in Formula 1, poco ci manca. INSUFFICIENTE

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 2: IL MOMENTO FERRARI – Ennesima giornata amara per le due rosse di Maranello. La monoposto continua a mostrare enormi e oscuri problemi di affidabilità. La gestione piloti, al momento, può essere definita, quantomeno, confusionaria. Vettel continua ad essere spinto come prima guida a discapito del giovane Leclerc che, dati alla mano, sembra meritare, in questo inizio di stagione, più del compagno. I ritardi nei pit-stop di Leclerc poi, oltre a costare una posizione al monegasco rispetto alle Red Bull, hanno un sapore di vera e propria punizione. La gestione delle gomme, vero punto di forza degli anni passati, sembra all’improvviso essere diventata un problema irrisolvibile. Dopo tre gare e tre doppiette Mercedes, i processi sono già iniziati e Arrivabene non sembra più la causa di tutti i mali. ALLO SBANDO

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 1: LA GIORNATA MCLAREN – Pronti via, una carambola coinvolge entrambe le McLaren che finiscono la loro gara ancora prima di iniziarla. Peccato sopratutto per Lando Norris, perché la colpa è stata di Sainz, ma quello che ci ha rimesso maggiormente è stato lui (assieme al povero Kvyat). SFORTUNA NERA

PAGELLE DEL GP DELLA CINA – VOTO 0: LA PENALITA’ A  KVYAT – Nel dubbio, la colpa è di Kvyat, lo sappiamo. Oggi però la scorrettezza è stata chiaramente di Sainz, che tocca il pilota russo che finisce su Lando che mia madre al mercato comprò. Un bel patatrac, come spesso accade quando di mezzo c’è Kvyat. Peccato che i giudici di gara avrebbero tutti i replay e tutti gli strumenti per assegnare una punizione giusta, invece si è andati sulla nomea. NOMEN OMEN

 

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