Terrapiattisti VS Intercity, quando la fantasia super la realtà
Siamo terrapiattisti, ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria perciò non paghiamo”, questo il succo della teoria illustrata da quattro uomini saliti su un Intercity Milano-Ventimiglia senza regolare biglietto.
Quattro uomini italiani di età compresa tra i 26 e i 43 anni hanno motivato ai carabinieri il loro rifiuto di pagare il biglietto dell‘Intercity a bordo del quale stavano viaggiando, è quanto accaduto a bordo del treno che da Milano era diretto a Ventimiglia, quando il controllore ha chiesto loro i biglietti e questi hanno esibito un foglio plastificato che hanno definito “autodeterminazione”.
Hanno poi continuato, affermando di essere «soggetti di diritto internazionale pregiuridico», «ambasciatori diplomatici fuori da ogni giurisdizione planetaria» nonché «stati di se stessi»: di conseguenza, a loro dire, il controllo effettuato nei loro confronti costituiva un «attacco a uno stato libero perseguibile dalla corte mondiale». Non basta. Si sono definiti «cittadini del mondo» che avevano diritto di viaggiare gratis.
Anche se è complicato stabilire che c’entri il credo terrapiattista con il salire sul treno senza biglietto. Davanti alle loro rimostranze, il capotreno ha chiamato la Polfer di Pavia che a sua volta ha mandato i carabinieri sul posto. In tutto questo, il treno è stato costretto a rimanere fermo in stazione per quasi un’ora.
I quattro hanno ripetuto la loro versione anche ai militari che, dopo una lunga discussione, li hanno portati in caserma dove sono stati identificati e poi denunciati a piede libero per interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le generalità, dal momento che non hanno voluto esibire neanche i loro documenti di identità.
Uno scherzo? No. Capaci di intendere e di volere? Sì. Anzi, per quanto possa sembrare assurdo, stavano proprio difendendo la loro convinzione: la terra è piatta e “tutti siamo stati ingannati fin dal primo giorno”!
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