Iran: Italia esentata dalle sanzioni per 6 mesi

IRAN- Ieri sono entrate in vigore le nuove sanzioni economiche che il governo americano ha deciso di infliggere all’Iran. A darne ufficialmente notizia è stato, venerdì scorso, il segretario di stato Mike Pompeo, che ha rese note le nuove sanzioni contro la Repubblica Islamica dell’Iran: verranno colpiti il settore energetico (petrolio), quello finanziario e quello navale del paese, anche se è in programma di aumentare l’estensione del pacchetto sanzioni anche ad altre attività e ad imprese che agiscono in altri settori.

Ieri poi dopo le indiscrezioni riportate dalla stampa USA è stata altresì resa nota la lista degli otto stati che, per un periodo di sei mesi, non avranno l’obbligo di adeguarsi alle sanzioni: Italia, Cina, Corea del Sud, Grecia, Giappone, India, Taiwan e Turchia. Mike Pompeo ha spiegato che gli Stati Uniti saranno implacabili nell’esercitare pressione su Teheran (su questo punto non avevamo dubbi) e che l’esenzione per gli otto paesi serve solo a dar loro il tempo per ridurre la dipendenza dal greggio iraniano, cosa su cui stanno lavorando: l’obiettivo rimane quello di ridurre a zero l’esportazione di petrolio dell’Iran.

A fare il paio con le dichiarazioni di Pompeo sono quelle dell’Eni che ha dichiarato di aver ridotto, nel tempo, il volume di affari con l’Iran, in modo da non rimanere intrappolata dalle sanzioni che erano ampiamente previste. Discorso differente riguarda l’India ma soprattutto la Cina che compra il 35% del greggio iraniano: come si muoverà il gigante asiatico? Fermo restando che le sanzioni sono state unilaterali e che in questa avventura la comunità internazionale si è smarcata dagli USA (UE compresa), i principali alleati di Washington non stano ponendo ostacoli alla politica super aggressiva degli americani, come i francesi, che con la loro TOTAL, hanno già di fatto interrotto i commerci con l’Iran. Dove vogliono arrivare gli USA? La guerra economica all’Iran per cercare di sovvertirne il governo è destinata ad esercitare pressioni politiche e militari nei confronti dei russi; come reagirà Putin?

Veniamo a noi: l’Italia ha un giro d’affari con l’Iran di circa 5 miliardi di dollari e quindi per noi sarà l’ennesima mazzata economica che gli alleati di Washington ci infliggeranno. La dilazione che ci è stata concessa da Trump può aiutare, ma tra sei mesi vedremo quanto ci costerà. Ricordiamo per i più smemorati che l’Italia paga in modo salato le sanzioni contro la Russia ma non solo, aveva rapporti commerciali privilegiati con Libia, Siria ed Iraq con i quali abbiamo commerciato tranquillamente per oltre due millenni finché gli USA hanno deciso di esportare la guerra (la democrazia non si è vista) in queste nazioni distruggendole.