Firenze, aggredita e colpita in testa Marina Abramovic
Un uomo ha aggredito l’artista Marina Abramovic mentre usciva da Palazzo Strozzi a Firenze, dove dallo scorso venerdì è in corso una sua mostra antologica per festeggiare i 50 anni di carriera. L’artista sta bene e non avrebbe riportato ferite poiché è stata colpita da un materiale leggero: una tela di carta che colpendola si è sfondata, ma è rimasta emotivamente molto scossa dall’accaduto. Nel frattempo è stato subito fermato dai presenti l’aggressore e consegnato alla polizia, un 51enne della Repubblica Ceca e da tempo residente a Firenze, già salito alla ribalta della cronaca per episodi simili: nel gennaio scorso in Piazza della Signoria l’uomo imbrattò una statua dell’artista svizzero Urs Fischer con una bomboletta spray di colore rosso. In quell’occasione fu colto sul fatto alle 8 del mattino da due agenti della Polizia municipale e denunciato per danneggiamento e deturpamento. In passato, inoltre, si denudò tra i turisti sempre in Piazza della Signoria ricavandone una denuncia per atti osceni in luogo pubblico.
La stessa Abramovic, ha chiesto il motivo del gesto all’uomo, il quale è rimasto in silenzio e non le ha dato spiegazioni. Il quadro raffigura un ritratto della Abramovic, e sembra essere stato realizzato dallo stesso aggressore. La stessa Marina Abramovic ha raccontato la brutta avventura: “Tra la folla c’era un uomo che portava con sé un dipinto raffigurante il mio volto in modo distorto – ha detto – Si è avvicinato guardandomi negli occhi e gli ho sorriso pensando che fosse un regalo per me. In una frazione di secondo ho visto la sua espressione cambiare e diventare violenta, venendo verso di me molto velocemente e con forza. I pericoli arrivano sempre molto rapidamente, come la morte stessa. Tutto a un tratto – prosegue il racconto dell’artista serba- mi ha sbattuto in testa violentemente il quadro, intrappolandomi dentro la cornice. Tutto è successo molto rapidamente. Poi le guardie lo hanno isolato e fermato e il direttore mi ha portato nel retro del bar nel cortile di Palazzo Strozzi per tranquillizzarmi.” “Per me – conclude l’artista – è difficile capire ed elaborare la violenza. E’ la prima volta che mi succede una cosa del genere e ancora non riesco a capire. Con la violenza sugli altri non si fa arte. Anche io sono stata una giovane artista non famosa ma non ho mai fatto del male a nessuno. Nel mio lavoro io metto in scena diverse situazioni e metto a rischio la mia vita. Ma questa è una mia decisione e stabilisco io le condizioni. Dopo tutto quello che è successo sono tornata in albergo. Ho fatto una doccia, mi sono cambiata la camicia e sono uscita di nuovo. In passato mi sarei arrabbiata per un fatto del genere, oggi invece provo compassione”.
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