Castellammare: violentarono 12enne, scarcerati 3 minorenni

Dopo tre mesi di detenzione, i tre minorenni che lo scorso aprile hanno violentato una ragazzina di 12 anni nella periferia di Castellammare, nel napoletano, hanno lasciato il carcere e sono stati trasferiti in una comunità di recupero. “Hanno manifestato la volontà di studiare e lavorare”, affermano i loro legali che chiedono la messa alla prova, l’istituto previsto dal codice minorile che prevede la sospensione del processo e l’estinzione del reato in caso di esito positivo del percorso di rieducazione. I giudici avrebbero ritenuto affievolite le esigenze cautelari a carico dei ragazzini che hanno tra i 13 e i 16 anni alla luce del percorso effettuato con educatori e psicologi durante il periodo trascorso in cella e anche in considerazione dell’incidente probatorio nel corso del quale tutti e tre hanno ammesso i fatti e chiesto scusa alla vittima.

Lo stupro si sarebbe consumato nel mese di aprile scorso in una stanza dismessa delle terme di Castellammare. La vittima ha raccontato di aver accettato un invito a fare un giro in motorino con un ragazzo, il più grande dei tre, ma una volta insieme, lui l’ha portata in un luogo appartato, in campagna, e lì sono avvenuti gli abusi anche da parte degli altri due adolescenti. In un primo momento, la giovane avrebbe rifiutato le proposte del branco tentando la fuga ma ha raccontato di essere stata prontamente fermata e, secondo quanto denunciato, picchiata e obbligata ad avere un rapporto con ognuno dei presenti che hanno anche filmato l’accaduto. Ad accorgersi delle violenze sono stati alcuni professori della 12enne che avevano notato in lei un cambiamento repentino. Allertati i genitori, sono state scoperte tutte le violenze poi prontamente denunciate. I giovani, tutti originari del rione Scanzano, sono stati raggiunti da quattro avvisi di garanzia emessi dal Tribunale dei Minori di Napoli. Ora si attende la prima udienza del processo, che si celebrerà con rito abbreviato, il 27 novembre, ma appresa la notizia, la famiglia della vittima ha deciso di trasferirsi al Nord per la vergogna, per cercare di far dimenticare alla giovane gli abusi subiti e così cercare di ricominciare una nuova vita.

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@vale_gallinari