India, trovati i corpi di 14 neonati sepolti
Uno scioccante ed inquietante ritrovamento ha scosso la comunità indiana: nella giornata di ieri in un terreno incolto di quartiere della periferia a sud di Calcutta, sono stati ritrovati e disseppelliti gli scheletri di 14 bambini tra neonati e feti. La polizia locale riferisce che i macabri resti erano contenuti in due borse, tutti avvolti, separatamente, in buste di plastica. Alcuni corpicini erano già completamente decomposti, mentre altri in va di decomposizione, ma tutti gli scheletri erano ricoperti di una sostanza chimica che aveva la funzione di impedire che il fetore dei cadaveri si diffondesse all’esterno. Le persone che abitano in quella zona, non hanno infatti mai sentito alcun cattivo odore e non hanno mai sospettato nulla di strano all’interno di quell’appezzamento di terreno vuoto. Secondo quanto raccontato dalla polizia, l’agghiacciante scoperta è stata fatta dagli operai di una ditta di costruzioni che sta avviando i lavori di bonifica nel terreno, recentemente acquistato da un’impresa edile per costruirvi un condominio.
Il commissario di polizia Rajeev Kumar, che si è precipitato sul luogo non appena ricevuta la denuncia, ha detto di sospettare l’esistenza di un racket di aborti clandestini nella zona e che tutto il quartiere verrà accuratamente setacciato nelle prossime ore. In India infatti non esiste alcuna legislazione riguardo l’aborto ed è noto che nel paese viene spesso praticato l’aborto selettivo di feti di sesso femminile. Solo nel 2017 sono stati 63 milioni i casi di bambine abortite o abbandonate subito dopo il parto. Numeri sconvolgenti che dimostrano l’enorme disparità ancora esistente nella società indiana tra uomo e donna e che non fa stupire del fatto che esistano cliniche o privati cittadini che effettuano aborti clandestini con metodi discutibili, con conseguenti numerosi rischi per la vita e la salute delle donne.
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