Hamilton mette le mani sul mondiale: le pagelle del GP d’Italia
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – Nel weekend che doveva celebrare le Rosse di Maranello, arriva la sconfitta più bruciante. Hamilton si impone, in pista, sfruttando ogni debolezza della Ferrari. Bottas, pur sacrificato, arriva a podio, mentre Vettel naufraga alla seconda curva. Bene le nuove Force India. Il secondo posto di Raikkonen non risolleva il morale per una giornata nefasta. Brutti i fischi al podio. Ecco tutte le pagelle del GP d’Italia:
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 10: IL CAMPIONE LEWIS – Giù il cappello per Lewis. Non ha la macchina complessivamente più forte, ma lui è il pilota complessivamente più forte. Abile a gestire la pressione e sopratutto i momenti della gara. Questo è il suo grande vantaggio rispetto al rivale Vettel. La partenza è un capolavoro, approfitta di una partenza non perfetta delle rosse per passare all’esterno il tedesco, che si gira, spianandogli la strada verso una gara in discesa. Il suo cinismo si evince dopo la ripartenza dalla Safety Car. Prima sorpassa Raikkonen, poi, nel punto dove si era toccato con Vettel, si guarda bene dall’opporre una resistenza eccessiva all’attacco del finlandese. Si mette così all’inseguimento puntando sullo spauracchio dell’undercut. Tanto basta, assieme al compagno Bottas, per distruggere le gomme e la gara di Kimi, e prendersi una vittoria che ha il sapore del colpo di grazia. CAMPIONE DEL MONDO
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 9: IL MIRACOLO RAIKKONEN – Un secondo posto che sa di miracoloso per come è arrivato. Al via, nonostante la bellissima pole del sabato, non è perfetto e le sue staccate permettono ad Hamilton di attaccare e superare Vettel. Spaventato dal possibile undercut di Hamilton rientra troppo presto per cambiare le gomme e finisce dritto nella trappola Mercedes che gli piazza davanti Bottas per rallentarlo. Lui finisce per compromettere gli pneumatici e alla fine deve cedere la posizione al pilota inglese. Stoico negli ultimi giri praticamente sui cerchioni. L’unico rammarico è nell’immaginare quale resistenza avrebbe opposto Bottas a Vettel a parti invertite, ma Kimi resta pilota di altro spessore, morale e tecnico. EROE
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 8: IL CARATTERE DI MAX – Orgoglio. In un GP nel quale abbiamo assistito a mezzi più o meno leciti per arrivare al risultato, l’orgoglio di Max è qualcosa che fa fare pace con lo sport. Il suo sacrificare una posizione in gara pur di tenere dietro Bottas è roba d’altri tempi, meno freddi e calcolatori. In pista è sempre reattivo, bravo a tenersi fuori dai guai e a difendersi duro. Il contatto con Bottas è al limite, come ne abbiamo visti altri questa stagione, ma contro il team di Wolff non si passa e arriva una penalità anche per lui. Il ragazzino però non ci stà, e nega al finlandese il sorpasso in pista. Bello, anche se intuile. Il salto di qualità però sembra definitivamente arrivato. EVOLUTO
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 7: LA NUOVA FORCE INDIA – Una rondine non fa primavera, ma due si. Da quando è arrivato Stroll la Force India va di nuovo a gonfie vele. Anche oggi arrivano due piazzamenti importanti, alle spalle dei soliti big e del redivivo Grosjean. Bene in attesa di scoprire cosa riserva il futuro. NUOVE SPERANZE
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 6: LA GARA DI BOTTAS – Dare un voto alla gara di Bottas non è semplice. Nell’eseguire gli ordini di scuderia è fenomenale, forse anche troppo. Perché esiste un limite a quello che un pilota è disposto a concedere pur di favorire il suo team. Bottas, quel limite lo ha superato da tempo. Anche oggi resta in pista per compromettere la gara di Raikkonen, sicuro della superiorità della sua Mercedes sulla Red Bull di Verstappen. In realtà in pista il sorpasso deve sudarselo, e non arriva. Salvato dalla penalità a Max, ottiene un podio che ha un sapore davvero amaro. IMBARAZZANTE
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 5: LA STRATEGIA FERRARI – Qualcuno mi spieghi quale strategia c’è in Ferrari. Come al solito, ordini di scuderia non se ne vedono, Raikkonen non fa nulla per agevolare Vettel, anzi, lo mette due volte in condizione di doverlo evitare e di essere attaccato da Hamilton. Fanno rientrare Kimi subendo la finta Mercedes. Non dicono a Kimi di opporre resistenza a Lewis. Purtroppo questo non è un mondiale che si poteva vincere lasciando liberi i piloti. Servivano ordini precisi, e servivano da tempo. Questa è una colpa grave. Raikkonen è ancora convinto di giocare per se, e di gioco di squadra se ne è visto poco e sempre controvoglia. Intanto Bottas viene usato a piacimento come supporto di Lewis. Purtroppo è finita l’era della libera competizione ed è ufficialmente iniziata l’era della tattica, un pilota punta alla vittoria, l’altro deve essere sacrificato. Due piloti di classe sono controproducenti, vedi Hamilton e Rosberg. DISFATTA
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 4: LA RESA DI VETTEL – Se questo non è un colpo da K.O., poco ci manca. Vettel vede svanire i suoi sogni di gloria alla seconda curva, quando viene affiancato e superato dal pilota inglese della Mercedes. Come se non bastasse, Vettel si gira, rompendo l’ala e dovendo ricostruire l’ennesimo GP di stagione. Purtroppo per Seb, quest’oggi la sua inadeguatezza è sembrata palese. Poteva lasciar passare Hamilton, seguirlo e sfruttare la scia, un undercut o l’aiuto di Raikkonen, invece non ha avuto pazienza, è stato impulsivo, voleva dare una lezione all’inglese, e ha finito per prenderla. Peccato, perché la Ferrari resta la macchina migliore, e servirebbe altra maturità per arrivare a dama. Vettel sembra carente nell’apprendere la lezione più importante, la F1 è una partita a scacchi, vince chi è più costante e sa tenersi fuori dai guai. Su questo Lewis ha molto da insegnare. SCONFITTO SU TUTTA LA LINEA
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 3: I FISCHI DEL PUBBLICO – Il momento più basso del GP d’Italia non è stato nel vedere Bottas che rallentava Kimi, ma negli ingloriosi fischi al podio Mercedes. Hamilton ha vinto con merito, sfruttando tutti i punti deboli dei suoi rivali, e meritava un giusto applauso. Purtroppo non è arrivato, ma il bellissimo popolo rosso non ne esce bene come avrebbe dovuto. PECCATO
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 2: L’ESPERIMENTO RED BULL – L’evoluzione del motore Renault testata sul povero Ricciardo è finita in fumo, letteralmente. Ecco cosa succede a sacrificare il tuo futuro ex pilota per provare una miglioria del tuo futuro ex fornitore di propulsori. Un gran pasticcio e troppi ex. Per fortuna c’è Max a tenere alto il morale della truppa, e l’irriverente ragazzino si diverte anche a mettere il suo carico alla vicenda: “Il mio motore va benissimo, vero?” con tanto di risatina. CAOS
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 1: IL FINALE DI STAGIONE DI RICCIARDO – Mentre la sua power unit andava in fumo, chissà come si sarà sentito il povero Ricciardo nel rendersi conto di aver fatto da cavia sacrificabile per il giovane Max. Una stagione ricca di delusioni e amarezza, culminata nel modo più beffardo. A bordo pista, con il motore rotto, dopo essere partito dal fondo. OLTRE IL DANNO, LA BEFFA
LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA – VOTO 0: LA SPORTIVITA’ MERCEDES – Per carità, vinceranno anche il settantaduesimo mondiale consecutivo. Hamilton sarà campione del mondo per la diciottesima volta e giù fiumi di Champagne e crauti. Come si sarà arrivati a questa vittoria però, sarà tutt’altro che relativo. La Mercedes in questa stagione ha usato ogni stratagemma possibile e immaginabile. Ha avuto degli pneumatici ad hoc, ha usato Bottas come Safety Car e come kamikaze. La sportività di oggi di Raikkonen nel lasciar sfilare Hamilton durante il sorpasso, stride tremendamente con quanto fatto da Bottas in Ungheria. Saranno anche i campioni, ma sono lontani dall’essere dei modelli di comportamento. ANTISPORTIVI
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