Rimini, partorisce e muore: addio alla giovane maestra
«Saresti stata una madre stupenda come lo eri a scuola con i bimbi».
Emanuela Balducci aveva solo 32 anni, e un sorriso capace di fare breccia nei piccoli che accudiva tutti i giorni nella scuola dell’infanzia della Karis foundation, dove insegnava. Mesi fa il suo sogno si era avverato, era rimasta incinta. Il lieto evento era atteso alla fine di giugno, e non si era fatto attendere oltre. Ma nei giorni precedenti le condizioni di salute erano peggiorate. Poi un martedì ha dato alla luce il suo bimbo, ma il fisico era sempre più debilitato.
«Saresti stata una madre stupenda come lo eri a scuola con i bimbi». Isabella ne è certa. Il suo è uno dei tanti messaggi di affetto comparsi ieri sul social per Emanuela Balducci.
Sono bastate poche ore, quelle necessarie agli esami specialistici per conoscere il nome di un nemico troppo forte. Il responso parla di una forma di leucemia che offre poche speranze. Nonostante la sua voglia di lottare con tutte le sue forze e di aggrapparsi alla vita, Emanuela non ce l’ha fatta. Ma prima di andarsene ha esaudito il suo desiderio più grande, quello di diventare mamma.
«Sarai sempre nei nostri cuori!! Non esistono parole per poter colmare un dolore e un vuoto così grande, ci dispiace tanto!!!». Chi era Emanuela? «Una persona speciale, dolce e gentile, la gioia dei nostri figli si rifletteva nei tuoi occhi», hanno scritto i genitori dei piccoli alunni. Era una persona discreta, affettuosa, «un cuore immenso» è scritto nei post sui social. «Ed era davvero così» ricorda don Concetto Reveruzzi, che è rimasto accanto alla famiglia nelle ultime settimane.
“Ricordo un attimo, negli ultimi istanti di vita. Sul monitor il battito era molto debole. In stanza c’era la madre che ha voluto abbraciare Emanuela. Ebbene, in quell’attimo, sul monitor, il suo cuore ha avuto un sussulto, a riprova di quanto fosse grande il cuore di Emanuela».
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