Vaccini, basterà l’autocertificazione per l’iscrizione a scuola
Vaccini, basterà l’autocertificazione per l’iscrizione a scuola
Non sarà necessaria la certificazione di avvenuta vaccinazione da parte della Asl per entrare in classe il prossimo settembre. Oggi la presentazione della circolare ad hoc.
Per entrare in classe il prossimo settembre non sarà necessaria la certificazione di avvenuta vaccinazione da parte della Asl. Lo ha chiarito la ministra della Salute Giulia Grillo al question time alla Camera, la quale ha dichiarato che per la frequenza a scuola sarà sufficiente “qualsivoglia documentazione che possa essere considerata idonea a comprovare l’effettuazione delle vaccinazioni all’Azienda Sanitaria”. Hanno fatto scalpore le parole della Ministra, che arrivano a chiosa della lunga polemica sull’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, reintrodotto dopo 18 anni dal decreto vaccini. Parole che, di fatto, lasciano pensare ad una sorta di autocertificazione.
La data entro cui presentare la certificazione di avvenuta vaccinazione da parte della Asl era prevista per il 10 luglio 2018. Stando alle parole della ministra, non sembra sia stata prevista alcuna proroga della scadenza del termine, sebbene sia ora possibile presentare qualsiasi documentazione idonea a comprovare l’effettuazione o la richiesta di vaccinazioni obbligatorie. Fa chiarezza, dunque, la ministra della Salute sulla notizia diffusa dalla stampa su una presunta proroga del termine, e ribadisce: “la chiarezza è tanto più necessaria alla luce di numerose notizie, diffuse dai mezzi di informazione, in cui si racconta, con eccessiva leggerezza a mio avviso, di “proroghe” o di “congelamento dei termini”: termini che sono tuttora previsti con legge dello Stato”
Interviene, la ministra Grillo, anche sul tema della sanzione, prevista dal decreto vaccini a carico di quei genitori che non provvedano alla vaccinazione dei figli. Il decreto legge 73 del 2017 (convertito nella L. 119/2017) prevede, infatti, che in casi del genere il dirigente scolastico sia tenuto a segnalare la violazione alla Asl, che poi contatta il genitore per un colloquio, indicando modalità e tempi delle vaccinazioni da fare. Nel caso in cui il genitore non provveda, l’Asl contesta formalmente l’inadempimento e, in questi casi, scatta la sanzione, che va dai 100 ai 500 euro. Al riguardo, la responsabile del dicastero ha chiarito che non esiste nessun automatismo sulla sanzione in caso di mancata vaccinazione: “La comminazione della sanzione amministrativa – ha dichiarato – non consegue, in via automatica, alla mancata presentazione della idonea documentazione per l’iscrizione scolastica, ma rappresenta l’esito, solo eventuale, di un delicato percorso di accompagnamento al recupero, che viene avviato dall’Azienda Sanitaria con i genitori dei minori non vaccinati e che prevede lo svolgimento di colloqui personalizzati, anche con il coinvolgimento del pediatra di libera scelta e il medico di medicina generale”.
In questi giorni, il Ministero della Salute ha lavorato di concerto con il Miur sulla circolare ad hoc la cui presentazione è prevista per oggi, che ha lo scopo di semplificare e chiarire alcuni aspetti di un provvedimento normativo, quello sulle vaccinazioni obbligatorie, che la Ministra Grillo ha definito “obiettivamente complesso”. La circolare è finalizzata ad individuare le iniziative più idonee per alleggerire gli oneri che ricadono in capo alle famiglie senza compromettere in alcun modo le finalità di prevenzione riconosciute alle vaccinazioni, bilanciando così il diritto all’inclusione, in età scolare e pre-scolare, ed il diritto alla tutela della salute, individuale e collettiva, definito dalla Ministra la “stella polare” dell’attività dell’Esecutivo, data anche la sua inclusione nel contratto di governo.