Roma, stacca frammento di Colosseo: denunciato turista austriaco

Tra i milioni di turisti che ogni anno si riversano nelle strade della Capitale, si distingue sempre qualche arguto che, invidioso delle bellezze nostrane, desidera portarsene a casa un pezzetto come souvenir. L’ennesimo episodio è accaduto nella giornata di ieri quando un turista austriaco di 17 anni è stato sorpreso dai carabinieri mentre stava staccando un frammento laterizio di epoca romana dal colonnato esterno del Colosseo. Il giovane, che non si era accorto della presenza dei Carabinieri che stavano effettuando un’operazione di controllo nell’area dell’Anfiteatro Flavio e dei Fori Imperiali, ha poi tentato di nascondere il “prezioso souvenir” all’interno dello zaino che portava con sé. È stato immediatamente bloccato e denunciato a piede libero per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti Stato.

Non è la prima volta che il Colosseo è oggetto di atti vandalici da parte di turisti, non sempre ragazzi: lo scorso settembre, un polacco di 30anni ha scavalcato la recinzione alta tre metri, provocando il tifo dei presenti che lo hanno anche filmato. Un mese prima, una tedesca di 43 anni è stata sorpresa mentre con una moneta incideva il suo nome su una colonna, provocando uno sfregio alla base di un’arcata al piano superiore del monumento più famoso del mondo. Ai carabinieri la donna – accusata di danneggiamento aggravato su edifici di interesse storico e artistico – si era scusata dicendo: «Non sapevo che fosse vietato». Nel 2015 nei guai era finito un calciatore bulgaro, Blagoj Žorev Georgiev centrocampista che all’poca dei fatti, il 2015, giocava per il Rubin Kazan: usò un rublo per incidere le sue iniziali sull’Anfiteatro Flavio. Le conseguenze sono quasi sempre le stesse: una denuncia a piede libero, tranne in un caso – quello del russo, Kazbek Akaev -, che per una grossa «K» incisa su un muro fu arrestato su ordine del pm: il magistrato aveva ascoltato il parere degli studiosi che avevano definito ingente il danno compiuto dal turista. Pare però che nella maggior parte dei casi, oltre ad una denuncia, questi geni non subiscano alcuna punizione, dimostrando che neanche noi stessi ci curiamo troppo dell’ingente patrimonio che (forse immeritatamente) dovremmo gestire e tutelare.

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@vale_gallinari