Ritorno semifinali di Champions: la Roma esce a testa alta
Ritorno semifinali di Champions – Serviva un miracolo alla squadra allenata da Eusebio Di Francesco per ribaltare il pesante 5-2 subito ad Anfield. La Roma, nonostante un avvio decisamente negativo, è abile a risalire la china, arrivando a un passo dal gol che sarebbe valso i tempi supplementari. A gettare ulteriore benzina sul fuoco una serie di episodi arbitrali decisamente sfavorevoli ai giallorossi, che hanno portato il DS Monchi, nel dopo partita, a chiedere più rispetto per le squadre italiane. Episodi arbitrali protagonisti anche nell’altra semifinale, vinta dal Real Madrid non senza una velenosa coda polemica. Per gli uomini di Zidane è la terza finale consecutiva, e sarà giocata contro quel Liverpool che fu l’ultimo in grado di batterli in una finalissima europea.
Ritorno semifinali di Champions: Roma 4 – Liverpool 2
La Roma, in avvio, rinuncia alla difesa a tre mostrata a Liverpool, mettendosi in campo con un più collaudato 4-3-3. Fuori Juan Jesus per scelta tecnica e Strootman per noie muscolari, ecco Pellegrini, accanto a De Rossi e Nainggolan. Davanti è Schick a chiudere il tridente con El Shaarawy e Dzeko. La Roma parte forte, cercando il gol fin dai primi minuti di gioco, ma al nono minuto uno scellerato retropassaggio del centrocampista belga consegna a Mané la palla del vantaggio ospite. La Roma non resta a guardare e il pareggio arriva quasi subito su una rocambolesca deviazione di Milner. Purtroppo per i padroni di casa, però, è ancora il Liverpool ad andare a segno. Calcio d’angolo dalla sinistra, la difesa prova a liberare ma Dzeko, disturbato da Van Dijk, serve un perfetto assist a Wijnaldum che insacca da due passi. 2-1 Reds e qualificazione compromessa. La Roma ci prova con orgoglio, ma un destro di El Shaarawy si spegne sul palo alla destra di Karius.
Nella ripresa i padroni di casa cercano di gettare il cuore oltre l’ostacolo. La circolazione di palla è sempre precisa, mettendo spesso alle corde la catena difensiva destra del Liverpool dove Salah non torna quasi mai a dare una mano. Dzeko, scattato in posizione regolare, supera Karius, che lo stende, sarebbe calcio di rigore ma il guardalinee sbandiera un inesistente offside. La Roma attacca a testa bassa e al minuto 52, Dzeko è lesto a ribadire in rete una respinta di Karius. I giallorossi ci credono, El Shaarawy, in serata di grazia, colpisce in acrobazia a pochi metri dalla porta e il terzino del Liverpool Arnold para con la mano aperta, nettamente staccata dal corpo. Sarebbe rigore ed espulsione, ma incredibilmente la terna arbitrale sorvola. I giallorossi sono furenti, Nainggolan trova uno splendido gol al volo nei minuti finali, che vale il 3-2. In pieno recupero poi, l’arbitro assegna finalmente un calcio di rigore alla Roma, per la verità il più dubbio, che ancora Nainggolan trasforma nel 4-2. Per il direttore di gara però non c’è più tempo e manda il Liverpool direttamente a Kiev. La Roma saluta una delle stagioni europee più belle della sua storia con una prestazione maiuscola, in grado di aumentare il rammarico per lo scellerato match di due settimane fa in Inghilterra.
Ritorno semifinali di Champions: Real Madrid 2 – Bayern Monaco 2
Terza finale in tre anni per i blancos, è questo il verdetto del Bernabeu tra Real e Bayern. Il match, come da previsioni, è quanto di meglio ci possa essere oggigiorno a livello europeo. Ancora Kimmich, a segno come nella gara di andata, trova la rete dopo soli tre minuti di gioco. Il Real capisce che passare il turno non sarà una passeggiata, ma dopo 11 minuti è Benzema a trovare il pareggio. Il Bayern fa la partita, mentre gli uomini di Zidane cercano di coprirsi pronti a colpire in contropiede. Il fattaccio arriva al 45′ del primo tempo, quando Marcelo impatta con la mano un cross dalla destra. Rigore netto per tutti, tranne che per l’arbitro Cakir.
La ripresa si apre con il pasticcio di Tolisso e del portiere Ulreich. Il centrocampista ex Lione, pressato, cerca di alleggerire sul proprio portiere che, inspiegabilmente, invece di rinviare la palla la lascia scorrere. Benzema è lestissimo ad approfittarne, siglando il 2-1. Sarebbe un colpo per qualsiasi squadra, ma il Bayern si riorganizza e torna a macinare gioco. Ribery è quello delle occasioni migliori e centra numerosi cross che mettono sempre in apprensione la retroguardia madrilena. Ronaldo sciupa la palla del 3-1 a due passi dalla porta, e allora è l’ex di turno, James Rodriguez a firmare il meritato 2-2 bavarese. Gli ultimi minuti sono di forcing, con Navas protagonista di una serie di parate eccezionali. Il Bayern si arrende, consapevole di aver giocato una grande semifinale, e di essere uscito punito da quasi tutti gli episodi dei due match. Ancora polemiche per un arbitraggio che non è sembrato all’altezza dell’importanza della competizione. La domanda è cosa aspetti Collina, e la UEFA, a dare l’assenso al sistema VAR.
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