Europa League: Atalanta beffata, Napoli fuori, Lazio avanti, Milan OK
EUROPA LEAGUE
Il Napoli sfiora l’impresa a Lipsia battendo i tedeschi e rimpiange fortemente l’andata. La Lazio rimedia alla prova incolore di 7 giorni fa in Romania e disintegra lo Steaua con uno scatenato Ciro Immobile. Il Milan non rischia nulla, controlla e accede agli ottavi in assoluta tranquillità. L’Atalanta viene beffata nel finale e lascia a testa altissima la competizione.
LAZIO – STEAUA BUCAREST 5-1 (and. 0-1)
Il risultato rotondo ottenuto dalla Lazio all’Olimpico ha messo ancora più in evidenza la prestazione decisamente insufficiente di sette giorni fa in Romania. Risolta la pratica già nei primi 45 minuti con una schiacciante, palese superiorità su tutti i fronti. I ragazzi di mister Inzaghi, questa volta, non sottovalutano l’incontro e approdano tranquillamente agli ottavi.
Sale in cattedra l’uomo da 31 gol in 31 presenze, Ciro Immobile. Scatenato, l’attaccante campano è autore di 3 gol che gli consentono di raggiungere un record: è il primo italiano a siglare una tripletta in Europa League. Oltre a lui, in gol Bastos (quinto in stagione) e Felipe Anderson, che, dopo aver attraversato contrasti con l’ambiente, sembra aver ritrovato la serenità e la voglia di giocare.
LIPSIA – NAPOLI 0-2 (and. 3-1)
La vittoria esterna del Napoli non fa che aumentare i rimpianti. La partita d’andata grida ancora vendetta. Come ha ricordato lo stesso Sarri, l’atteggiamento e l’approccio sono stati pessimi e, alla luce del risultato maturato a Lipsia, fatali. La squadra partenopea ha chiaramente dimostrato di essere superiore ai tedeschi riuscendo a dominare in casa loro, senza rischiare praticamente nulla. Prima Zielinski e poi Insigne, coronamento di un’azione splendida confezionata da Allan e Callejon. Il centrocampista brasiliano ha confermato di essere uno degli uomini più in forma, se non il migliore: instancabile e onnipresente in mediana. Ha dominato il centrocampo fisicamente e anche tecnicamente. Inarrestabili i suoi strappi palla al piede che consentivano al Napoli di accelerare la manovra e saltare il pressing del Lipsia. L’azione del 2-0 ne è la prova.
Troppo tardi. Troppo tardi la reazione del Napoli che sicuramente, sulla carta, era una delle squadre che poteva tranquillamente ambire al titolo. Fuori da 3 competizioni, dunque, entro la fine di febbraio: Coppa Italia, Champions League ed Europa League. Rimane solo il campionato che, se a questo punto non dovesse andare in porto, potrebbe far cambiare completamente giudizio sull’operato di Sarri.
ATALANTA – BORUSSIA DORTMUND 1-1 (and. 2-3)
I dettagli. I dettagli condannano l’Atalanta. Condannano la Dea a dover soccombere contro il Borussia Dortmund, ma a testa alta. L’1-0 di Toloi, il peggior in campo all’andata, aveva fatto credere che l’impresa era possibile. Ma dopo il vantaggio, i ragazzi di Gasp, pur offrendo un’ottima prestazione, non hanno il merito di portarsi sul 2-0.
Come all’andata erano stati i dettagli a fare la differenza, così succede al ritorno. Il turning point è facilmente individuabile nell’azione travolgente che porta Gomez a tu per tu con Burki: il Papu non è freddo come lo è di solito e spara in bocca al portiere. Poco più tardi, un tocco in più, indesiderato di Berisha, uno dei migliori in campo, consegna un invitante pallone a Schmelzer, che non può sbagliare. Risultato doppiamente amaro per l’Atalanta che si vede a un passo dal compiere un’impresa, beffata dal fatto di non aver curato i dettagli in particolari situazioni di gioco.
Rimangono comunque 180 minuti di alto livello che decretano il salto di qualità della squadra a cui manca veramente poco per poter ottenere di più in campo europeo.
MILAN – LUDOGORETS 1-0 (and. 3-0)
Nessun problema per il Milan che aveva già ipotecato il passaggio del turno all’andata. I ragazzi di Gattuso stanno vivendo un momento d’oro. Dopo parecchi scivoloni, hanno trovato equilibrio e solidità. E ora si trovano in piena corsa in tutte e tre le competizioni: semifinale di Coppa Italia, ottavi di Europa League e lottano per un posto in Europa in campionato.
La cura Gattuso sta avendo i suoi effetti benefici. A cominciare dall’atteggiamento offerto in campo: aggressivo e concentrato. Da qui l’ex bandiera rossonera ha costruito la squadra lavorando molto sulla difesa che, finalmente sembra aver trovato stabilità, fiducia e consapevolezza. Una squadra in salute, giovane ed entusiasta che, se non pressata dall’ambiente, potrebbe fare un cammino lungo in Europa League, anche più di quello che ci si aspetterebbe.
Twitter: @Francesco Nespoli