Violentano figlia tredicenne: arrestati coniugi nel trapanese

Violentano figlia tredicenne – Una storia di orrore e degrado venuta alla luce dopo mesi di indagini da parte della polizia di Alcamo, nel trapanese. Il piccolo centro urbano, famoso per aver dato i natali a Franca Viola, la donna che ebbe il coraggio di dire no al matrimonio riparatore con Filippo Melodia, suo rapitore, è di nuovo sotto i riflettori per un nuovo caso di violenza domestica. A farne le spese una ragazzina di 13 anni, costretta ad avere rapporti sessuali con il padre. Una storia di abusi quotidiani che, spesso, vedevano coinvolta anche la madre della ragazza, ora agli arresti insieme al coniuge con l’accusa di violenza sessuale. Un incubo durato 12 mesi che – grazie al sostegno di parenti e amici con i quali la vittima si sarebbe confidata – si è risvegliato alla speranza di una fiducia ritrovata, anche grazie al lavoro degli agenti del commissariato trapanese che, dopo lunghe settimane di indagini ed interrogatori, hanno posto fine al lungo calvario della tredicenne.

Violentano figlia tredicenne  – I genitori della vittima, che su ordine del gip di Trapani sono stati condotti al carcere “San Giuliano”, pare abbiano risposto alle accuse definendo “consenzienti” i rapporti sessuali con la giovane vittima. Ma, messo alle strette, sembra che il padre della ragazzina abbia, infine, ammesso di “aver costretto la figlia tredicenne ad avere rapporti con lui, rivelando anche il ruolo della moglie”.
Ad incastrare i coniugi è stata, inoltre, la testimonianza dei due figli, fratelli della vittima che, interrogati dalla polizia, avrebbero confermato la triste vicenda. La ragazzina, assistita da una team di psicologi è stata affidata ai servizi sociali e,probabilmente, verrà trasferita altrove. In queste ore un altro caso di pedofilia è stato scoperto a Como. Un cinquantenne bresciano è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una bambina di quattro anni, figlia di amici. Gli agenti, allertati dai genitori della vittima, hanno perquisito l’abitazione dell’indagato ed hanno sequestrato files e materiale pedopornografico.

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