Calciomercato: ecco come si è conclusa una delle sessioni più strane degli ultimi anni

Si aspettava con grande trepidazione la giornata conclusiva di questa sessione invernale di calciomercato. Il colpo dell’ultima ora, lo sappiamo, è sempre il più atteso da tifosi e addetti ai lavori che sperano in qualche trattativa lampo in grado di regalare emozioni e giocatori importanti. Quest’anno però, grandi movimenti, almeno per quanto concerne il nostro campionato, non se ne sono visti. In una Serie A sempre più povera di contenuti e introiti, la parola d’ordine è diventata “parsimonia“. Ecco come si sono mossi i top team:

La Juventus, unica vera corazzata con ambizioni europee, si è limitata allo sfoltimento della rosa, senza intervenire neppure per porre rimedio allo stop occorso a Cuadrado. La compagine di Massimiliano Allegri è già completa così. La speranza è che non abbia a rimpiangere la partenza di Pjaca, destinazione Germania.

Il Napoli riesce nell’impresa di fallire qualsiasi trattativa abbia provato a imbastire, per i motivi più disparati. Younes è sfumato per misteriosi motivi familiari, Verdi ha preferito restare in una squadra più piccola per poter giocare, Klaassen è saltato per una questione legata ai diritti d’immagine. Nelle ultimissime battute del calciomercato ecco la beffa finale: Politano, per il quale il Sassuolo aveva detto sì a un’offerta da 28 milioni di euro, che non si è mosso perché non c’erano più i tempi tecnici per completare l’operazione. Quando si dice ridursi all’ultimo secondo.

Il Milan cercava un sostituto di Kessie, ma la casella arrivi, dopo il tanto sfavillante quanto inconcludente calciomercato estivo, resta vuota come le ambizioni di questa stagione.

La Roma riesce nell’impresa di essere la peggior squadra sul mercato per distacco. Se, ad esempio, altre squadre non sono uscite rafforzate, la Roma è tra le pochissime a essere uscita addirittura indebolita da questa sessione di calciomercato. L’addio di Emerson Palimieri, sostituito da Jonathan Silva, terzino proveniente dallo Sporting Lisbona e fermo da mesi per problemi fisici, grida vendetta. Così come l’aver dato via Moreno, centrale del Messico, voluto da Monchi in estate e praticamente mai visto dall’allenatore dei giallorossi. Le mille voci su Dzeko poi, con il trasferimento bloccato dal rifiuto dello stesso di trasferirsi a Londra, è costato ugualmente in termini di prestazioni scadenti e preziosi punti persi dalla squadra di James Pallotta.

L’Inter, per non essere da meno di Roma e Napoli, riesce nell’obiettivo di mancare il grande colpo richiesto da tifosi e allenatore. Pastore non si muove dal PSG e l’innesto di Rafinha dal Barcellona è una vera e propria scommessa viste le precarie condizioni fisiche del giocatore. In difesa serviva un rinforzo ed è arrivato Lisandro Lopez. Il colpo migliore è l’uscita di Joao Mario verso l’Inghilterra, il che la dice lunga su quanto fatto di buono dal DS Ausilio.

La Lazio innesta Caceres in un organico che sta viaggiando a gonfie vele verso una insperata qualificazione in Champions League. In coda, la squadra che ha cambiato di più è stata il Benevento, con l’arrivo di ben otto giocatori e la partenza di altri sette, in un tentativo che sa di disperazione. Bene il Sassuolo, che trattiene tutti i suoi pezzi pregiati e ci aggiunge Babacar, vero colpo di mercato di questa sessione di calciomercato per la serie A.

Per quanto riguarda gli altri campionati, gli scambi più interessanti sono avvenuti, come al solito, in Premier League. Il Liverpool ha ceduto Coutinho al Barcellona per 120 milioni di euro e ha ingaggiato il centrale Van Dijk per 78. Laporte si è trasferito al Manchester City per 65 milioni, mentre Lucas dal PSG è finito al Tottenham. Il Chelsea, sfumato Dzeko, ha ripiegato su Giroud dell’Arsenal, che a sua volta ha comprato Aubameyang dal Borussia Dortmund, che ha ripiegato su Batshuayi dei Blues in un valzer di punte. Lo United ha comprato Sanchez dall’Arsenal, mandando ai Gunners Henrikh Mkhitaryan. Diego Costa, da tempo in rotta con Conte, è tornato all’Atletico Madrid di Simeone per 66 milioni di euro. Una sessione di calciomercato come sempre molto ricca e movimentata, totalmente agli antipodi rispetto all’immobilità di una Serie A che sembra davvero essersi impoverita a dismisura.

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