AltaRoma 2018: l’alta moda tra sogni orientali, atmosfere retrò e defilé celebrativi

I colori vividi del “sogno orientale” di Filippo Laterza, lo sfarzo e la femminilità delle dive anni 20 di Anton Giulio Grande, la raffinatezza del “giardino incantato” di Renato Balestra, la forza di Gessica Notaro sulla passerella per la collezione Heritage di Gattinoni, e la sensualità della donna Scognamiglio: questo, e molto altro ancora, è stata AltaRoma 2018, l’edizione invernale della fashion week romana che, dal 25 al 28 gennaio, ha calamitato l’attenzione di media e appassionati del settore.

Quattro giornate all’insegna della bellezza e dell’alta moda, declinate in varie e suggestive location e negli spazi postindustriali del Guido Reni District, dove la creatività delle maison storiche e dei giovani talenti diventa protagonista. Ed è proprio nelle sale della struttura espositiva di via Guido Reni,  quartier generale della manifestazione, che alcuni designer hanno presentato le proprie collezioni per la P/E 2018, tra questi Filippo Laterza e Sabrina Persechino. Il primo, sul palco giovedì 25 gennaio, ha sfilato per la prima volta con la sua collezione haute couture, rivisitando in chiave contemporanea i tagli e le forme dell’alta moda per dare vita a una contaminazione tra la cultura occidentale e orientale che ha trovato la massima espressione nelle gonne di micro-tulle in balze, nelle giacche a kimono ricamate con pailettes e nei ricami tridimensionali e floreali dei modelli chiari, mentre il defilé della seconda, il giorno successivo, ripercorrendo la “via dell’ambra”, si è caratterizzato per outfit raffinati e avvolgenti, caratterizzati, come sempre, dalla forte impronta architettonica.

altaroma 2018

AltaRoma 2018: le atmosfere anni 20 di Anton Giulio Grande, il giardino di Balestra e le celebrazioni di Scognamiglio

Indimenticabile e sontuosa la perfomance di Anton Giulio Grande, il quale, sempre venerdì 26 gennaio, ha accolto i suoi ospiti dell’hotel Eden (tra le guest star presenti all’evento c’erano Valeria Marini, Anna Falchi, Demetra Hampton e Manuela Arcuri) con sedici, estrosi modelli dalle tonalità vibranti e sanguigne che, nelle profonde scollature, nelle pieghe e trasparenze delle gonne con plissettature soleil, e nei virtuosismi sartoriali dei bustier di pizzo ricamati, raccontano al meglio lo sfarzo e l’opulenza degli anni 20 del Novecento. Fondamentali gli accessori, come gli eccentrici copricapi di piume, i boa e ventagli di struzzo, che completano gli outfit e regalano all’immaginario collettivo la visione di una donna Grande seducente, misteriosa e femminile.

Si tinge, invece, di mille sfumature del colore verde la nuova collezione di Renato Balestra, ispirata al poeta Garcia Lorca e presentata ad AltaRoma 2018 nella suggestiva cornice di Palazzo Brancaccio: dall’elegante mise da sera mono spalla in tonalità verde smeraldo alle fluttuanti e leggere mantelle di organza che abbracciano le spalle nude della modella, fino ad arrivare agli immancabili modelli in blu Balestra e all’abito nuziale in tulle, impreziosito da fiori bianchi in rilievo stilizzati su un prato verde e tenue, il “giardino incantato” del Maestro triestino guarda a “una donna giovane, elegante e raffinata” e strega i presenti in sala per la sua ricercatezza nella semplicità.

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Incanta per la sua forza e determinazione, con un incedere deciso e un sorriso che le increspa le labbra, anche Gessica Notaro, la Miss sfregiata con l’acido dal fidanzato, che ha sfilato sabato 27 gennaio con indosso un abito della nuova collezione Gattinoni, mentre il compito di tirare le fila delle quattro giornate dell’edizione invernale di AltaRoma 2018 spetta a un altro, grande couturier, Francesco Scognamiglio, che ha festeggiato domenica 28 gennaio i suoi 20 anni di carriera in un defilé carico di micro top decorati, vaporose gonne midi e tuniche nude e total white, dove la sensualità, la femminilità e l’eleganza la fanno da padrone.

 

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