L’Operazione di Stefano Reali al Teatro Roma
In scena fino all’11 febbraio L’Operazione, scritto e diretto da Stefano Reali con Antonio Catania, Nicolas Vaporidis e Maurizio Mattioli, ha debuttato in prima nazionale al Teatro Roma.
Il testo originale risale al 1989, messo in scena all’interno di una rassegna teatrale diretta dall’attore e regista Ennio Coltorti e nato come atto unico a tre attori con lo stesso Coltorti nel ruolo di protagonista, Maurizio Mattioli e Giorgio Tirabassi, presente ieri in platea. Stefano Reali riscrive la pièce in due atti aggiungendo due personaggi collaterali interpretati da Gabriella Silvestri e Marco Giustino. L’aggiunta di ruoli nasce probabilmente dall’esigenza di rendere corale uno spettacolo sulla carta statico, sia per l’unicità dell’ambientazione, una camera d’ospedale, sia per l’assenza di azione in quanto la trama si sviluppa in uno scambio ripetuto di parti all’insegna di slealtà e opportunismo, a cui fa da sfondo la malasanità reale fatta di favori e speculazioni all’italiana.
La commedia vede protagonista il trentacinquenne Massimo (Vaporidis) che arriva nel reparto di ortopedia con la radio e il borsone da calcio, pronto per farsi operare ai legamenti del ginocchio dal primario di chirurgia. L’irruenza del ragazzo disturba la persistente degenza di Luigi (Catania), ricoverato da sei anni, un tempo lunghissimo che gli ha permesso non solo di apprendere nozioni di medicina direttamente sul campo, ma soprattutto di orientare gli interventi e le decisioni di pazienti e dottori.
Serve quasi tutto il primo atto per capire che c’è un giallo da risolvere. I dialoghi si allungano, il personaggio di Massimo si muove con gestualità ridondante e isterica che ne indebolisce il ruolo doppiogiochista, retto invece con naturalezza da Catania seppur allettato. Nel secondo atto assumono peso i personaggi minori: l’infermiere Mattioli, sfoggia un classico romanesco strappando al pubblico le poche risate di tutta la commedia. Gabriella Silvestri e Marco Giustini, rispettivamente caposala e chirurgo, aiutano a sciogliere l’intreccio, e pur rischiando di confondere lo spettatore con ripetuti riferimenti ad altri personaggi che mai compaiono sul palcoscenico, movimentano lo spettacolo che rischia di trascurare la realizzazione del colpo di scena necessario alla riuscita della commedia.
Teatro Roma, Via Umbertide 3
Info e prenotazioni: Tel. 06 785.06.26 www.ilteatroroma.it
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