I voti alla terza puntata di MasterChef Italia 7

Superato finalmente lo scoglio delle selezioni, di cui vi abbiamo raccontato nelle pagelle del primo e del secondo appuntamento con la cucina televisiva più famosa d’Italia, nella terza puntata di MasterChef Italia 7 è finalmente tempo di MasterClass. Joayda è la vera regina della prima parte di trasmissione, con un piatto favoloso e una scelta strategica che ci regala la prima rivalità dell’anno. La prova in esterna, ambientata a Bologna è godevole e serve a delineare ancora meglio alcuni protagonisti di questa edizione. Al pressure, alcuni concorrenti mostrano finalmente la loro vera natura sotto pressione. Ecco i nostri voti all’ultima puntata di MasterChef Italia:

VOTO 30 E LODE: LO STUDENTE CHE STUDIA CANTO ARMONICO DELLA MONGOLIA – Signori, abbiamo un eroe. Il vero genio della puntata. Trovato da Bastianich durante il suo beato zuzzurellare mentre cuochi veri e concorrenti si dannano l’anima a cucinare per millemila persone. Il ragazzo che studia canto armonico della Mongolia è un grande, un esempio, l’evoluzione di tutti gli studenti fuori sede (e fuori corso) di Bologna. Buttato sotto i portici a suonare percussioni e corni. Amico, non so chi tu sia, ma io ti voglio bene, sappilo. DATE UNA LAUREA A QUELL’UOMO

terza puntata masterChef Italia 7
I concorrenti della settima edizione di MasterChef Italia

VOTO 10: LA SCELTA DEGLI INGREDIENTI AFFUMICATI – L’idea di scegliere gli ingredienti da cucinare con la diabolica macchinetta per l’affumicatura è stata a dir poco sublime. Ci regala un cimitero di piatti miseramenti falliti, dallo pseudo cibo per gatti ai mappazzoni. Il primo invention test è un vero disastro, dal quale emergono pochissimi concorrenti. Il merito più grande, a livello di spettacolo è quello di regalarci la prima vera grande rivalità di stagione, quella tra Ludovica e Joayda, con quest’ultima che ha cercato proprio uno sgambetto alla rivale. Sgambetto riuscito in pieno visto che Ludovica sbaglia completamente il piatto, regalandoci anche il primo pianto di stagione e siamo solo alla terza puntata di MasterChef Italia 7. Resterà negli annali anche uno dei suggerimenti di tenerona Klugmann, quando, rivolgendosi ad una delle concorrenti le dice: “Arrivata a questo punto, non puoi essere indecisa su dove mettere il fumo”. Questo è un insegnamento di vita che imparano presto i pusher alla vista dei Carabinieri, per dire. COLPITI E AFFONDATI

VOTO 9: LA CALMA OLIMPICA DI ITALO – Se nella vita avessi un decimo della calma con cui Italo affronta le cose, probabilmente sarei Presidente del Mondo. Ok, posso capire che alla sua età, dopo una vita passata a girare il mondo, ad avere donne, a fare la bella vita, un programma di cucina sia stressante più o meno come una partita a bridge a casa dei Windsor, ma lui sembra davvero imperturbabile. Sorriso smagliante, viso segnato da mille intemperie, potrebbe essere un attore, un politico, un marinaio, un cantante e sarebbe credibile in ogni caso. Magari non sarà il cuoco dell’anno (e si capisce da come fatica ad usare un coltello da pesce) ma sicuramente è il personaggio dell’anno. Un punto in meno per essersi fatto beccare a fingere di assaggiare un po’ tutto dallo Chef Cannavacciuolo, quando in realtà stava beatamente mangiando. FACCIA DI BRONZO

VOTO 8: L’USCITA DIGNITOSISSIMA DI TIZIANA E SIMONETTA – Alla faccia di tutto, anche del come queste due concorrenti siano uscire, la loro dignità nel congedarsi da MasterChef è stata meravigliosa. Simonetta con un sorriso nello sguardo davvero invidiabile, Tiziana idem. Entrambe soddisfatte di aver raggiunto un obiettivo, entrambe felici per l’opportunità nonostante il fallimento. Una lezione per molti altri concorrenti, iper competitivi, iper bisognosi di conferme ad un fragile ego. Alcuni dicono che vincere non è importante, è l’unica cosa che conta, ma, a guardare queste due concorrenti, mi viene da pensare che anche come si perda fa tutta la differenza del mondo. IMPECCABILI

terza puntata masterChef Italia 7
La commovente uscita di Tiziana

 

VOTO 7: JOAYDA, VERA PROTAGONISTA DELLA PRIMA PUNTATA – Se c’è stata una protagonista assoluta, nella prima parte della terza puntata di MasterChef Italia 7, questa è stata Joayda. Il suo piatto, nella prima Mistery Box è stato un vero capolavoro. Gioca di astuzia, puntando in parte sulla sua evidente bravura, dall’altro su una certa malizia nel relazionarsi con giudici e rivali. La scelta di puntare sugli ingedienti da affumicare si è rivelata semplicemente fantastica, e anche se non ha brillato nell’Invention, si è ritagliata subito uno spazio tra i migliori. Il pubblico è già diviso tra chi la adora e chi la reputa arrogante e solo il tempo ci dirà chi è veramente questa affascinante concorrente. NEL BENE E NEL MALE, PROTAGONISTA

VOTO 6: LA SALVEZZA, IN UNA PUNTATA STORTA, DI MARIANNA E ALBERTO – Ci sono concorrenti che lasciano intuire subito la loro bravura. Marianna e Alberto sembrano avere le carte in regola per arrivare fino in fondo, ma la loro puntata è un vero calvario. La squadra che perde per colpe non loro, la scelta di un coltello sbagliato e il rischio eliminazione diventa subito reale. Loro due si salvano, nonostante Marianna ci rimetta quasi una mano. Giusto così, speriamo che nelle prossime puntate a rischiare siano anche i concorrenti più debolucci, salvati magicamente dai contorti meccanismi dello show. A RISCHIO INGIUSTAMENTE

VOTO 5: L’INDECIFRABILITA’ DI FABRIZIO  – Dopo la terza puntata di MasterChef Italia 7, io ancora non ho capito chi sia Fabrizio. Diciamo che la simpatia e l’umiltà, a prima vista, non sembrerebbero proprio il suo forte. Il nome che sceglie per il suo piatto nell’Invention la dice lunga sulla stima che abbia di se e delle sue opere. Certo, per valutarlo è ancora presto, ma la sensazione è quella di avere davanti agli occhi un concorrente estremamente pieno di se e molto poco incline a rendersi conto di chi gli stia accanto. I suoi atteggiamenti, i suoi modi, al momento non ci fanno impazzire anche se sembra uno dei personaggi più veri e meno inquadrati televisivamente. DA TENERE D’OCCHIO

VOTO 4: LA JULIENNE CON-DITA DI ERI – Eri, che ci combini? Solo la scorsa settimana Eri stata una delle mie preferite e oggi sei andata completamente nel pallone. Tra errori grossolani, una julienne con-dita, nel senso che hai seriamente rischiato di lasciarci dentro le tue dita, le patate lasciate fuori dall’impiattamento, i capelli che ogni due per tre rischiano di finire fritti in qualche padella. Lei è sembrata davvero una delle concorrenti più in crisi e più inclini ad andare nel panico. Si salva contro Tiziana più per demeriti dell’avversaria che per meriti suoi, ma attenzione, da oggi sei davvero a rischio. Peccato perché continui a piacerci come personaggio . ERI O SARAI?

VOTO 3: LA SERENITÀ DI GIOVANNA – Quando in paradiso distribuivano la calma, Giovanna era in fila per l’ansia. Italo, dal canto suo, si è fatto due volte la fila. Questa concorrente sembra tecnicamente preparatissima, capace, elegante negli impiattamenti, ma troppo incline all’emotività e questo potrebbe limitarla pesantemente. Passa dall’essere tra le migliori delle sfide della prima parte della terza puntata di MasterChef Italia 7, al finire quasi eliminata. Le sue doti di leadership sono quantomeno rivedibili e finisce per perdere la bussola più e più volte. Speriamo possa davvero chiudere le sue paure in un cassetto come suggerisce lo Chef Barbieri, a me, per dirla tutta, servirebbe il cassetto del comò, più un letto contenitore, più la cassettiera Mllber di IKEA. IMPANICATA

VOTO 2: LA CAPACITÀ DI NON FARE MAI UNA PROVA EQUA – Di riffa o di raffa, quando si deve fare una prova per eliminare qualcuno, gli autori di MasterChef hanno la grandissima capacità di scontentare tutti. Ora voi dovete spiegarmi la logica nella prova dei coltelli. Prima di tutto avvantaggi enormemente i primi a scegliere e già non è equo. Poi salvi i quattro fortunati che come gli altri (e come il resto del genere umano) non avevano la minima idea dell’utilizzo di un coltello da limone. Vi basti sapere che la ditta che produceva i coltelli da limone è fallita perché non sapeva a cosa servissero i loro coltelli. Morale della favola, qualcuno si è salvato con un semplice coltellino da castagna, il macellaio Antonino, arguto nei modi di dire come Paolo Bitta ed entrato a MasterChef disossando un pollo, si salva abbinando il coltello per disossare i polli. La prossima settimana facciamo un pollo alla cacciatora? Una roba che non si capisce quale meritocrazia premi. Ma in fondo siamo in Italia, probabilmente è dettato dall’adattamento italiano al format del programma. MISTERO RISOLTO

terza puntata masterChef Italia 7
La protagonista della prima parte di puntata, assieme al macellaio più fortunato di sempre!

VOTO 1: IL CIBO PER GATTI DI SIMONETTA – Se la scorsa settimana il pollo con il ribes e la maracuja ci aveva deliziato solo guardandolo, oggi il cibo per gatti di Simonetta è riuscito a farci l’effetto diametralmente opposto. Lei resta la concorrente con il viso più gioviale e gioioso di tutta la competizione, ma quel piatto faceva veramente impressione. Come nella pubblicità di un famoso lassativo, basta la parola. Peccato, sono sicuro che lei avrebbe avuto ancora molto da dimostrare ma alla fine il gioco è anche questo.  PEGGIOR PIATTO DI PUNTATA

VOTO 0: IL PRIMO PIANTO DI STAGIONE… CON RELATIVA SALVEZZA – Ci risiamo, ogni anno, ogni stagione, c’è un/una concorrente con la lacrima facile. Ecco, non per essere insensibili, ma ci hanno anche smerigliato un po’ i cabassisi. Guardate Italo, bello, sorridente, piacione, che vinca o perda non fa una piega. Voi ce lo vedete un uomo così, tutto d’un pezzo a piangere per un piatto? Guardate Simonetta e Tiziana come sono uscite. Poi arriva la concorrente piagnina, ti butta li la lacrimuccia, singhiozza di non voler uscire da MasterChef e come per magia viene salvata. Non partecipa all’esterna e le basta azzeccare un coltellino per essere salva. E gli altri, tutti più meritevoli di lei giù a cucinare e a farsi in quattro per salvarsi. Non ci siamo proprio. Anche gli autori dovrebbero imparare dai loro sbagli e capire che non sempre questo atteggiamento può pagare. Per il bene del gioco, per il nostro e per i nostri zebedei affettati con il coltello di cui nessuno conosceva l’utilità. PIAGNINA FORTUNATA

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