Rebecca Dykes, diplomatica britannica uccisa in Libano
Rebecca Dykes, la giovane diplomatica britannica che lavorava a Beirut in Libano, è stata trovata morta nei pressi di un’autostrada sabato mattina, dopo aver trascorso una serata in compagnia di alcuni amici. La ragazza era in procinto di tornare a casa per le festività natalizie: di lì a poco infatti avrebbe riabbracciato la sua famiglia. Invece è stata trovata morta, violentata e strangolata a causa di un “atto criminale” e non “politico”, stando a quanto riporta il quotidiano britannico The Independent.
Chi era Rebecca Dykes?
Un portavoce della famiglia della vittima ha detto: «Siamo devastati dalla notizia della morte della nostra amata Rebecca. Stiamo facendo il possibile per capire cosa è successo». Poi, prosegue il portavoce «Chiediamo ai media il rispetto della privacy in un momento così difficile». Rebecca Dykes stava lavorando come manager ad un programma molto importante dal punto di vista della sicurezza internazionale: la giovane diplomatica cooperava infatti con la Libia presso il Foreign & Commonwealth Office (FCO). Inoltre precedentemente Becky aveva lavorato come Analista di Ricerca in Iraq. Laureata presso l’Università britannica di Manchester, Rebecca aveva poi conseguito un prestigioso master in Sicurezza Internazionale e Governo Globale presso l’Università Birbeck di Londra. Per l’efferato omicidio della giovane diplomatica è stato arrestato un tassista della ditta Uber. Harry Porter, il portavoce della Uber, ha detto in un’intervista: «Siamo sconvolti, disgustati da un atto di violenza così atroce e insensato. I nostri cuori sono con la vittima e con la sua famiglia. Stiamo collaborando con le autorità e ci stiamo rendendo utili nel decorso delle indagini per quanto ci sia possibile».
La National News Agency del Libano ha indicato come colpevole di questo orribile omicidio il tassista Tarek H., il quale avrebbe poi confessato di aver ucciso Rebecca Dykes. Anche l’ambasciatore britannico in Libano, Hugo Shorter, ha espresso il suo sgomento in un tweet: «L’ambasciata britannica in Libano è sconvolta, rattristata da questa mesta notizia. I miei pensieri vanno alla famiglia di Becky, ai suoi amici, che devono affrontare loro malgrado questa gravissima perdita. Noi, da parte nostra, stiamo provvedendo a dare il supporto consolare alla famiglia della vittima e stiamo lavorando con le autorità libanesi che stanno conducendo le indagini».
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