Cuore di sport e FIC portano la beneficenza a teatro [VIDEO]

Al Teatro Ghione due serate promosse dall’Associazione Cuore di Sport e dalla FIC per raccogliere fondi destinati a prevenire la ‘morte improvvisa’ nei giovani: in scena, Miseria e nobiltà 2.0.

Anche quest’anno l’Associazione Cuore di sport, presieduta da Danilo Margani e impegnata da tempo nella prevenzione dell’insorgenza di malattie cardiovascolari nei giovani, ha promosso due serate-evento, che permetteranno di raccogliere fondi che saranno interamente devoluti all’Istituto Nazionale di ricerca Cardiovascolare. L’iniziativa, infatti, è stata organizzata in collaborazione con la FIC (Federazione Fondazione Italiana di Cuore e Circolazione): presidente di quest’ultima è il Prof. Francesco Fedele, primario del reparto di malattie cardiovascolari presso il Policlinico Umberto I, nonché professore ordinario presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Per questo, grazie alla disponibilità della direttrice del Teatro Ghione, Roberta Blasi, e dell’intera compagnia guidata da Giuseppe Miale Di Mauro, i due organismi, che lavorano da tempo in maniera sinergica promuovendo progetti di prevenzione negli istituti superiori, hanno potuto unire ‘l’utile al dilettevole’, raccogliendo fondi da destinare all’Istituto Nazionale di ricerca: due gli appuntamenti, 15 e 19 dicembre.

Sul palcoscenico del Teatro Golden è infatti in scena Miseria e nobiltà 2.0, una sorta di rilettura in chiave moderna dell’opera teatrale di Eduardo Scarpetta, da tutti conosciuta grazie alla trasposizione cinematografica di cui era protagonista l’immenso Totò. Stavolta protagonisti saranno Francesco Procopio, “un napoletano che è cresciuto a Napoli e si è fatto le ossa a Napoli”, e Antonio Grosso, “un napoletano che è cresciuto a Roma e si è fatto le ossa a Napoli”, come ci ha scherzosamente detto Francesco nella nostra breve intervista.  “È un tradimento, ma come tutti i tradimenti, avviene come un atto d’amore verso la tradizione… in questo spettacolo la tradizione continua ad esserci… Non penso con questo spettacolo di fare meglio di ciò che è stato fatto, c’è soltanto il tentativo di spostarlo nel tempo”, ha dichiarato il regista Giuseppe Miale di Mauro. Ma, promette Procopio, “riderete forse anche di più”. Perciò non mancate: avete tempo fino al 7 gennaio, ma magari anticipatevi al 19 dicembre!

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