Domanda di genere per la leader neozelandese Jacinda Ardern: «Figli o carriera?»

Jacinda Ardern, leader del Partito Laburista della Nuova Zelanda, si è trovata suo malgrado a dover rispondere ad una domanda di genere durante un’intervista. Alla domanda inopportuna del presentatore Mark Richardson, che le ha chiesto se avesse voluto avere dei figli e usufruire così del periodo di maternità, la leader neozelandese ha risposto in modo esemplare.

Jacinda Ardern e il suo progressismo

La leader neozelandese Jacinda Ardern

Queste le sue parole: «Le donne hanno il diritto sacrosanto di mantenere privati i loro progetti di maternità, di scegliere se avere bambini o no. È illegale essere discriminata da un datore di lavoro solo perché si è incinta o si manifesti il desiderio di avere dei figli in futuro. È inaccettabile nel 2017 sostenere che le donne siano costrette a rispondere a una domanda di questo tipo sul posto di lavoro. Non dovrebbe mettere a repentaglio una possibile assunzione o opportunità lavorativa. Ancora più inaccettabile è il fatto che questa domanda non sia mai stata posta ad un politico maschio. È una decisione che spetta solo ed esclusivamente alla donna e non deve avere ripercussioni di alcun tipo sull’ottenere o meno un lavoro. Noi donne dovremmo essere giudicate per ciò che sappiamo fare, non certo per la nostra vita privata e le nostre scelte, invece tutte le donne devono affrontare continuamente questo genere di pregiudizi».

Le parole della “Pretty Comunist” (così soprannominata dai suoi avversari politici) hanno riecheggiato in ogni angolo remoto del mondo trovando il sostegno compatto della comunità femminile internazionale. Nel frattempo sui social sono esplose le polemiche e, inutile dirlo, moltissime donne si sono schierate dalla parte della leader del fronte laburista neozelandese, accusando il presentatore malcapitato di sessismo. La trentasettenne Jacinda Ardern, Primo Ministro del governo della Nuova Zelanda, sembra avere le idee molto chiare in materia di diritti civili e fa del progressismo il suo cavallo di battaglia anche in campo politico. Sebbene per molti uomini sia un’impresa ardua ammettere che le donne oggi ricoprano incarichi di altissimo livello in ogni settore, questi dovrebbero iniziare a riconoscerne i diritti e i meriti, rinunciando altresì a rimanere aggrappati anacronisticamente al concetto sessista di donna vista come “angelo del focolare”.

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