Doping Russia: fuori dai Giochi
Doping Russia- Mossa fortissima quella del Comitato Olimpico Internazionale: il presidente Thomas Bach ha annunciato che la Russia verrà esclusa dai Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang. Una mazzata per lo sport in generale che arriva dopo l’esclusione della Russia dalle paralimpiadi del 2014 e dopo l’esclusione della sua squadra dell’atletica leggera dalle olimpiadi di Rio del 2016. Il CIO ha quindi sospeso il Comitato Olimpico Russo con effetto immediato: potranno partecipare ai prossimi Giochi solo atleti che dimostreranno la propria estraneità al sistema del doping di stato, cosa che sarà verificata da una commissione presieduta da Valerie Fourneyron. Questi atleti riceveranno un invito a partecipare ai Giochi sotto bandiera olimpica in una squadra denominata Olympic Athlet from Russia e se dovessero andare a medaglia non potranno ascoltare il proprio inno, ma quello olimpico. La Russia ha già dichiarato che farà ricorso al TAS.
Doping Russia- Ma il CIO non si è fermato qui: ovviamente la sospensione che ha colpito il comitato olimpico ha colpito anche la persona del suo presidente Alexander Zhukov, e non è tutto. Il CIO è andato ancora più in là: ha radiato dai giochi olimpici l’ex ministro dello sport Vitaly Mutko ed il suo vice Yuri Nagornykh. Poi l’ex amministratore delegato del comitato di Sochi 2014, Dmitry Chernyshenko è stato sollevato dall’incarico all’interno del comitato organizzativo di Pechino 2022.
Doping Russia- Queste decisioni arrivano a seguito della consegna del Report della Commissione Disciplinare del CIO, presieduta dall’ex premier elvetico Samuel Schmid, consegnata all’Executive Board del CIO lo scorso 2 dicembre in cui raccomandava decisioni serie contro il sistema del “doping di stato”. Il lavoro della Commissione Disciplinare deriva dal cosiddetto “rapporto Mc Laren” che l’anno scorso aveva accusato la Russia di aver creato un sistema atto a proteggere atleti dopati e di averlo fatto per almeno 4 anni. Il Rapporto Mc Laren inotre aveva rilevato irregolarità durante i Giochi di Sochi, irregolarità a causa delle quali il CIO aveva già provveduto a escludere una ventina di atleti russi dalle prossime olimpiadi e ad annullare i loro risultati ai Giochi di Sochi.