Ragazzine adescate su Facebook e violentate. Due arresti
Ragazzine adescate su Facebook e violentate, in manette due ragazzi di origine bosniaca, nati nella capitale, che abitano in un campo rom di Roma. I due dovranno rispondere delle accuse di violenza sessuale di gruppo continuata e sequestro di persona continuato in concorso. I fatti sarebbero avvenuti nel Maggio scorso ma le ragazze, forse per la vergogna o forse per la paura, in quanto i due presunti violentatori le avrebbero minacciate di morte nel caso avessero parlato, dopo aver taciuto con la Polizia, con la scuola ed anche con le famiglie, hanno trovato la forza di parlarne con i loro genitori che le hanno spinte a denunciare alle forze dell’ordine l’accaduto. La Procura, che ha coordinato le indagini, ha verificato che i racconti delle due ragazze abusate coincidessero ed ha quindi emesso un mandato di custodia cautelare a carico dei due presunti violentatori, di 20 e 21 anni, che sono stati arrestati.
Non è il primo caso di ragazzine adescate su un social network, un mondo dove spesso chi sembra un amico si trasforma poi in un orco. Una delle due aveva conosciuto online uno dei due ragazzi, il 21enne, ed alla fine ha accettato di incontrarlo. Per essere più sicura ha chiesto ad un’amica di accompagnarla ma non poteva immaginare che ambedue sarebbero finite nelle grinfie di due stupratori. Infatti anche il bosniaco si è presentato con un amico che poi ha fatto da palo. Ha costretto le due ragazze a seguirlo in una zona boschiva del Collatino dove, su due luridi materassi gettati in terra, si è consumata la violenza che le due ragazze hanno dovuto subire a turno, legate per impedire loro di fuggire. Sconvolte per l’accaduto, e spaventate dalle minacce ricevute da chi conosceva i loro nomi e cognomi, hanno mantenuto il segreto per un mese, fino a quando una delle due è crollata ed ha raccontato tutto ai genitori che l’hanno convinta a presentare una denuncia ai Carabinieri. Le indagini sono state serrate e grazie al racconto preciso e dettagliato fornito dalle due, è stato possibile risalire ai due ragazzi che sono stati tratti in arresto all’interno dello stesso campo Rom dove vivevano a Tor Sapienza.
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