Diaro di Anna Frank prima delle partite, ecco com’è andata
LA LETTURA DEL DIARIO DI ANNA FRANK NEGLI STADI – «Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità» è stato questo il passo scelto dal Diario di Anna Frank, letto nel minuto di raccoglimento in tutti gli stadi italiani prima dell’inizio delle partite, come atto di sensibilizzazione dopo gli episodi che hanno visto protagonisti alcuni ultras della Lazio. Ecco le reazioni delle varie tifoserie all’iniziativa.
BOLOGNA – A Bologna, sede della trasferta della Lazio, disertata in segno di protesta dagli “Irriducibili” che hanno continuato a definire il gesto degli adesivi antisemiti una innocua “goliardata”, mentre i giocatori in campo si scaldavano con delle maglie con impresso il logo di Anna Frank, i tifosi presenti hanno ben visto di rispondere intonando il coro fascista: “Me ne frego”, con svariati saluti romani al seguito. Un bel modo insomma di testimoniare la propria approvazione e il riuscitissimo effetto dell’iniziativa della Lega Calcio.
ROMA – A Roma, dove la Curva Sud era stata proprio quella al centro degli insulti antisemiti, mentre tutto lo stadio ha osservato in silenzio la lettura del brano tratto dal Diario di Anna Frank, da una parte della Curva Sud si sono levati i classici cori per la squadra, con il chiaro intento di sovrastare e ignorare la voce dello speaker.
TORINO – A Torino, alcuni tifosi, hanno invece risposto al minuto di raccoglimento intonando l’Inno di Mameli e rivolgendo le spalle al campo in segno di protesta.
ASCOLI – Anche gli ultras dell’Ascoli si sono uniti alla protesta, rilasciando anche un comunicato nel quale hanno spiegato le loro presunte ragioni: “Non vogliamo essere complici di un teatrino mediatico e istituzionale che dimentica i terremotati e i nostri anziani ma è invece sempre prontissimo a indignarsi e a strumentalizzare una decina di adesivi”. Queste le parole apparse in un post della pagina Ultras 1898, e che ha portato i “tifosi” ad entrare nello stadio per la partita Ascoli-Ternana solo dopo il minuto della memoria.
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