Desmo Dovi vince il Gp del Giappone, sul circuito di Motegi, dopo un corpo a corpo sensazionale con Marquez, durato per tutto il corso degli ultimi dodici giri, il tutto sotto la fitta pioggia che ha caratterizzato l’intero week-end. Una sfida memorabile che nelle ultime curve è diventata mozzafiato grazie alla solita follia di Marquez che ha rischiato di cadere due volte pur di fare bottino pieno. Alla fine però è stata la Ducati di Dovizioso a passare per prima sul traguardo e a riaprire il mondiale, dato che il distacco in classifica tra Marquez e Dovi si è ridotto a 11 punti. A rendere tutto ancora più soddisfacente per i tifosi Ducati è il fatto che il pilota forlivese era nono in griglia di partenza e si preparava per una gara complicata.

Le Ducati si sono comportate in generale meglio della altre piazzando anche Petrucci sul gradino più basso del podio. Partito con i pneumatici extrasoft è passato in testa dopo un paio di giri e ci è rimasto per metà gara per poi pagare l’usura dei pneumatici e finire, quindi, terzo. Ai piedi del podio le due Suzuki di Iannone, che si piazza quarto, e Alex Rins, finito quinto. Per il pilota abruzzese il quarto posto di questa mattina è il miglior risultato della stagione. A completare la festa Ducati ci pensa Jorge Lorenzo che pesca un sesto tempo. Bene anche la Aprilia di Aleix Espargarò che si piazza settima precedendo le Yamaha di Zarco e di Vinales che si deve accontentare della nona piazza. Le Yamaha sono le vere sconfitte della giornata. Hanno sofferto durante tutto il week-end e, come è successo troppe volte, il giovane Zarco del team satellite è riuscito a spuntarla sui due fenomeni del team ufficiale. Valentino Rossi è caduto dopo una manciata di giri, con una moto che non ha mai sentito bene sotto controllo. La scelta dei pneumatici in gara è stata fatale, dato che proprio alla fine si è scelto di optare per le mescole soft e non per le extrasoft che si erano comportate meglio.

Dando uno sguardo alla classifica, quando mancano solo tre gran premi alla fine della stagione, vediamo Marquez in testa con 244, seguito da Andrea Dovizioso con 233. Vinales è già di fatto fuori dai giochi con 203 punti. Per Pedrosa (170 punti) e Rossi (168) è la matematica a esprimere il suo verdetto; la corsa per il titolo è finita. Dovi l’avrà dura dato che Marquez non soffre le tre piste che rimangono da correre. Il pilota iberico è in grado di sopperire, dove ce ne fosse bisogno, alle carenze della moto, ed è lui l’uomo da battere. La settimana prossima tutti in Australia per un’altra bellissima gara mattutina sulla “spiaggia” di Phillip Island.

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