Nobel per la pace 2017 a organizzazione contro il nucleare

Il premio Nobel per la pace 2017 è stato assegnato all’Ican (International campaign to abolish nuclear weapons), l’organizzazione no profit fondata a Vienna nel 2007 che combatte per l’abolizione delle armi nucleari. “E’ bene vedere il Premio Nobel. Condividiamo un forte impegno a raggiungere l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari” ha commentato su twitter l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini.

“Fare luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per arrivare a un trattato di proibizioni di queste armi”: è questo il merito riconosciuto all’Ican da Oslo. Punto di riferimento per ben 406 organizzazioni in 101 Paesi, l’Ican ha svolto finora un ruolo importante ponendosi a capo delle stesse. Grazie al lavoro svolto dall’Organizzazione lo scorso luglio si è avuta l’approvazione del Trattato sul divieto delle armi nucleari da parte delle Nazioni Unite: è infatti entrato in vigore già in 53 Paesi; lo scoglio più grande sembrano essere i Paesi che possiedono il nucleare.

L’assegnazione del Nobel per la pace 2017 all’Ican vuole essere un messaggio importante, soprattutto per quanto sta avvenendo in Corea del Nord e in Iran: “viviamo in un mondo in cui oggi il rischio di utilizzare armi nucleari è maggiore che in passato. Alcuni stanno rendendo più moderni i loro arsenali ed esiste il pericolo reale che altri Paesi cercheranno di procurarsi armi nucleari. La Corea del Nord è un esempio”, scrive il comitato. Momento di grave pericolo, è vero: basti pensare alla crisi militare provocata dal lancio di testate nucleari da parte di Kim Jong-un e a quanto sta accadendo intorno all’accordo sul nucleare tra Usa e Iran. E’ prossima ormai la decisione del presidente Usa Donald Trump di revocare l’accordo nucleare con l’Iran: il discorso è previsto per il 12 ottobre.

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