Il terrorista Cesare Battisti è stato arrestato in Brasile
“Il terrorista comunista Cesare Battisti condannato per quattro omicidi commessi in Italia, è stato arrestato in Brasile mentre tentava di fuggire. Aspettiamo le dichiarazioni di solidarietà da parte dei soliti radical chic che lo hanno sempre difeso e spalleggiato. Ora l’Italia pretenda la sua immediata estradizione e gli faccia scontare la sua pena fino all’ultimo giorno”: ha scritto su Facebook il presidente di fratelli d’Italia Giorgia Meloni, dopo aver appreso la notizia dell’arresto dell’ex terrorista.
Ma nessun timore di ‘essere estradato in Italia, nonostante una recente richiesta del governo italiano’, ha dichiarato prontamente Cesare Battisti alla polizia federale brasiliana, secondo quanto riportato dalla testata ‘Estadao’. E, secondo il giornale online, un decreto dell’ex presidente Lula gli avrebbe “concesso un visto permanente”. Non è dello stesso parere il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il quale intervenendo sul caso di Cesare Battisti e sul suo possibile rientro in Italia ha dichiarato: “L’estradizione è possibile, l’Italia la chiede da tempo, la richiesta dell’Italia rimane ferma: ci sono tutti i presupposti sulla base del diritto internazionale perché questa sia realizzata. Noi abbiamo fatto tutti i passi presso tutte le autorità giurisdizionali brasiliane e tutte le autorità politiche e alla luce del nuovo fatto ne faremo altri”, spiega il ministro dopo l’arresto scattato in Brasile di Battisti, fermato al confine brasiliano mentre stava tentando di fuggire in Bolivia. Inoltre ha aggiunto che: “L’Italia è fortemente determinata a far sì che Battisti sconti la sua pena nel nostro Paese, anche per restituite in parte ciò che è stato tolto alla nostra comunità e ciò che è stato inflitto alle vittime del terrorismo”. Tra gli oggetti trovati sull’auto in cui viaggiava Battisti – e confiscati dalla polizia – c’è anche un involucro contenente una ‘sostanza in polvere di colore biancastro’: lo rendono noto i media. Gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di cocaina e, su ordine del commissario Iuri de Oliveira, hanno sottoposto la confezione all’esame dei periti criminali. Agli agenti che l’hanno fermato l’ex terrorista ha negato di essere il proprietario dell’oggetto ancora “non classificato”.
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