Hugh Hefner, a chi andrà l’eredità del fondatore di Playboy?
Hugh Hefner, il fondatore di Playboy nonché creatore di un vero e proprio impero, è morto all’età di 91 anni e ha lasciato, oltre a decine di Playmate in lacrime, un’eredità di 43 milioni di dollari. Ma a chi andrà l’eredità del fondatore di Playboy? Secondo i tabloid americani e britannici, non certo alla sua ultima moglie, la modella statunitense trentunenne Crystal Harris, visto che in occasione delle loro nozze nel 2012 la bella Playmate firmò un accordo prematrimoniale che la escludeva dal testamento del novello sposo. Hugh Hefner infatti pare abbia lasciato tutta la sua eredità dividendola tra i suoi quattro figli, avuti dai suoi due matrimoni precedenti, la University of Southern California e una lunga lista di Charities. La Playboy Mansion di Los Angeles invece finirà nelle mani del suo amico Daren Metropoulos che la acquistò nel 2016 per 100 milioni di dollari.
Hugh Hefner e Crystal Harris: gli accordi prematrimoniali
La figlia Christie (64 anni) e il figlio David (62 anni), nacquero dal suo primo matrimonio con Mildred Williams, con la quale si sposò nel 1949. La coppia si lasciò solo nove anni dopo, dopo che Mildred ammise di averlo tradito mentre lui stava prestando servizio nelle Usa Army. Gli ci vollero circa trent’anni per riprendersi dall’esito catastrofico di quel primo matrimonio e, soltanto nel 1989, convolò nuovamente a nozze con Kimberley Conrad, la bella Playmate del momento. Ebbero due figli insieme, Marston e Cooper, ma poi ruppero undici anni dopo. Stando a quanto riportato dai tabloid americani, la modella statunitense, nonché ultima moglie di Hugh Hefner, avrebbe firmato questo accordo prematrimoniale con il quale rinunciava all’eredità di Hefner in cambio di una mansion stupefacente del valore di 7 milioni di dollari e altri 5 milioni di dollari (somma forfettaria) da incassare alla sua morte.
Quando il tycoon Hugh Hefner si sposò con la bella Crystal Harris nel 2012 lei rilasciò un’intervista nella quale spiegava alla stampa le ragioni per le quali aveva deciso di sposare un uomo di 60 anni più grande di lei: «For more security», rispose la Playmate. Sicuramente Crystal credeva che lui fosse un uomo interessante, in fondo si trattava pur sempre di colui che, fondando nel lontano 1953 il magazine per soli uomini Playboy, in qualche modo aveva rivoluzionato un modo di pensare, allacciandosi ad alcuni movimenti sociali e culturali che combattevano per la libertà di parola, i diritti sociali e lo scardinamento dei tabù sessuali.
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