Nuovo audio di al-Baghdadi mette in dubbio la sua morte
Isis ha diffuso un nuovo audio di Abu Bakr al-Baghdadi, il “califfo” dello stato islamico. A riferirlo è il Site, agenzia di stampa che monitora i canali informativi dell’Isis. Si tratta della prima registrazione audio del califfo diffusa dopo le voci della sua presunta morte. La data della registrazione audio non è chiara, non è quindi certo se sia precedente o successiva alle voci sulla sua morte. Nell’audio, al-Baghdadi parla delle minacce della Corea del Nord agli Stati Uniti e al Giappone e ciò avvalorerebbe la teoria che l’audio possa essere recente. Teoricamente era il 14 settembre quando Pyongyang aveva minacciato di “affondare” il Giappone e “ridurre in cenere” gli USA.
Nello specifico, il passaggio nel nuovo audio di Abu Bakr al-Baghdadi afferma: “Gli americani, i russi e gli europei sono terrorizzati dagli attacchi dei mujaheddin” ovvero i combattenti e terroristi dell’isis, “i nordcoreani hanno cominciato a minacciare l’America e il Giappone con la loro potenza nucleare.” Rivolgendosi direttamente ai “soldati dell’Islam e ai seguaci del Califfo, ovunque si trovino”, li esorta a “distruggere ogni tiranno, dentro o fuori i territori dello Stato islamico.” Invita anche a inserire negli obiettivi dei terroristi “i centri dei media dei miscredenti e le sedi della guerra intellettuale.” Agli ultimi superstiti dello Stato Islamico nello “Sham”, ovvero tra Siria e Iraq, il califfo chiede di resistere, ché il sangue dei miliziani non sia stato versato “invano”. “I capi dello Stato Islamico e i suoi soldati si sono resi conto che per ottenere la grazia di Dio e la vittoria bisagna dare prova di pazienza e resistere di fronte agli infedeli, qualunque siano le loro alleanze.”
Il nuovo audio di Abu Bakr al-Baghdadi dura 46 minuti ed è stato trasmesso da Al-Furqn, un sito di notizie legato all’Isis. Washington ha già fatto sapere che “non c’è motivo di non ritenere autentica la registrazione. anche se il Dipartimento di Stato non è in grado di stabilirne l’autenticità.” Le ultime voci sulla morte di al-Baghdadi erano state diffuse il 16 giugno scorso dal ministro della difesa russo, il quale datava la morte del Califfo al 28 maggio.
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