Salah Abdeslam, carcere meno duro per il terrorista di Parigi
Salah Abdeslam, unico sopravvissuto del commando che fece strage a Parigi il 13 Novembre 2015, sta cominciando a dare segni evidenti di disagio mentale, l’amministrazione penitenziaria di Fleury-Mérogis ha quindi deciso di alleggerire le misure di sicurezza che lo riguardano. Fermo restando che Salah Abdeslam probabilmente non ha mai avuto un vero equilibrio mentale, altrimenti non avrebbe fatto quel che ha fatto, non si consideri questo alleggerimento delle sue condizioni di carcerazione come un segno di debolezza. Il terrorista deve ancora affrontare i processi, anche uno in Belgio che avverrà entro la fine dell’anno, e la sua salute mentale è necessaria perché possa affrontare i processi stessi. Ed ora non godrà di chissà quali libertà, gli saranno concesse poche cose rispetto al regime durissimo nel quale si trova al momento. Il detenuto può incontrare solamente i suoi famigliari in una stanza con un vetro di plexiglass che, è stato stabilito, ora andrà rimosso. Gli verranno concesse due ore d’aria che dovrà comunque passare in solitudine sui tetti della prigione in quanto non gli è consentito incontrare gli altri detenuti, e gli verranno concessi tappetino ed una copia del Corano per poter pregare. Dopo ogni visita con i famigliari viene e verrà comunque sempre perquisito.
Lo stato della salute mentale di Salah Abdeslam ha cominciato a preoccupare i giudici e la direzione del carcere dopo che il suo ex avvocato Frank Berton, ha dichiarato di averlo trovato peggiorato, chiuso in un mutismo assoluto e con forti tratti d’irritabilità. Probabilmente si starà chiedendo per quale ragione Dio non gli abbia concesso una condizione migliore dopo la strage che ha compiuto in suo nome. Il timore è che possa suicidarsi anche se, essendo il detenuto più controllato di Francia con 8 guardie carcerarie che lo controllano 24 ore al giorno ed in ogni situazione, l’ipotesi è alquanto improbabile. Salah Abdeslam non può incontrare nessuno tranne i suoi famigliari e le guardie carcerarie con le quali ha costantemente un comportamento aggressivo. La direzione del carcere ci tiene a far sapere che le condizioni di isolamento e carcere duro rimarranno immutate e che queste concessioni sono fatte solamente allo scopo di portarlo al processo.
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