Il secondo ban di Bracconeri? Tutta colpa di un troll

BRACCONERI INNOCENTE… QUASI – Come abbiamo riportato ieri in questo articolo, Bracconeri era stato sospeso per la seconda volta in pochi giorni da Twitter a causa di alcune frasi ingiuriose nei confronti degli amministratori della pagina. Ebbene oggi, come riportato dal Fatto Quotidiano (a sua volta caduto nella trappola) è emerso che il secondo profilo di Bracconeri non fosse gestito da lui ma da uno studente in medicina con il gusto per le burle. Il “Troll” avrebbe approfittato del ban al profilo @FabriBracco64 per creare un nuovo account quasi identico, differente solamente per un minuscolo “underscore” @FabriBracco_64. Tanto è bastato perchè i post del nuovo account, a causa anche delle risapute uscite dell’originale, venissero scambiati per veri a tutti gli effetti, portando numerose testate a riportare una notizia che in realtà non lo era. Ovviamente, ci scusiamo anche noi con il buon Bracconeri per l’articolo uscito ieri, pubblicando questa doverosa rettifica. Vogliamo però, in questa sede, andare oltre e spendere qualche parola per analizzare più a fondo una questione che può sembrare divertente e poco importante, ma che in realtà non lo è affatto.

FURTO DI IDENTITA’ – Quello compiuto dallo studente di medicina è, a tutti gli effetti, un furto di identità. A differenza di quanto accade con gli account palesemente fake e satirici (il profilo di Virginia Reggi per fare un esempio) in questo caso siamo davanti ad un reato perseguibile penalmente e per il quale Bracconeri, volendo, potrebbe addrittura citare in causa il burlone. Sostituirsi in modo fraudolento ad un’altra persona, parlando a nome suo, è una cosa molto grave. Poi bisogna ovviamente capire quanto, affermazioni del genere, possano davvero aver inficiato l’immagine di un personaggio conosciuto ai più proprio per le sue uscite esagerate. Molto più probabile che tutto si risolva senza cause o altro, in fondo Bracconeri ha trovato il modo di far parlare ancora di sé mentre lo studente di medicina sicuramente avrà modo di riflettere sulla bravata fatta.

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Twitter: @Mauro.Zini14