Attacco contro l’Italia: l’Isis minaccia di arrivare a Roma

Il rischio di un attacco contro l’Italia da parte del sedicente Stato islamico sembra crescere di ora in ora nel nostro paese: ‘ricordate questo miscredenti, saremo a Roma’, promettono i jihadisti.

attacco contro l'ItaliaSarebbe stata questa la frase pronunciata dal jihadista Abu Jindal nel video girato nelle Filippine, precisamente a Marawi, in cui i terroristi minacciano l’Italia e papa Francesco. Nel video diffuso da uno dei canali ufficiali dell’Isis, Al-Hayat Media Center, si vedono alcuni jihadisti distruggere statue di Cristo e strappare un poster raffigurante il volto di Bergoglio. Ma si tratterebbe solo di uno degli avvertimenti che il sedicente Stato islamico sta diffondendo in questi giorni. E’ di oggi la notizia di una scritta comparsa su Telegram, che inciterebbe i seguaci dell’Isis a sferrare un attacco contro l’Italia. ‘Devi combatterli O Muwahhid scrivono in italiano nell’immagine che ritrae un uomo di spalle che nasconde un coltello dietro la schiena, sullo sfondo di una città avvolta nelle fiamme. A trovare in rete l’immagine, il sito statunitense che monitora l’estremismo islamico, il Site, che qualche ora prima aveva riportato altre minacce diffuse su Telegram dai jihaidisti: “il canale raccomanda ai lupi solitari particolari obiettivi, dopo aver lanciato una minaccia esplicita nei giorni scorsi all’Italia, da colpire con dei veicoli, sia lì che in Belgio e Danimarca”.

Rinforzate le misure di sicurezza: nella circolare diffusa ultimamente dal Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) si raccomanda agli agenti di polizia penitenziaria di “portare con sè l’arma di ordinanza anche fuori dal servizio”. Inoltre si invitano le diverse direzioni “a sollecitare il personale a proseguire nell’attività di osservazione per individuare eventuali segni di radicalizzazione e proselitismo, comunicandoli tempestivamente ai competenti organi dipartimentali nonché a effettuare con ogni possibile attenzione i servizi istituzionali, specialmente quelli di vigilanza armata”. Certo questo non eviterà un eventuale attacco contro l’Italia, ma, come si legge nella stessa circolare, un “intervento tempestivo potrebbe contribuire alla limitazione del danno”.

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