Negano il minuto di silenzio per le vittime dell’attentato e il nuotatore non si tuffa
Comitato nega il minuto di silenzio per l’attentato di Barcellona, il nuotatore non si tuffa e lo osserva da solo.
“Certe cose non valgono tutto l’oro del mondo”. Così lo spagnolo Fernando Alvarez, ai Mondiali Masters di Budapest, avrebbe rispettato da solo il minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di Barcellona, quel minuto di silenzio simbolo di un dolore condiviso, di rispetto e di umanità che il Comitato avrebbe negato.
L’atleta ha deciso di non tuffarsi, di non mettersi in gioco e di ricordare in silenzio e da solo tutte le povere vittime innocenti che hanno perso la vita in una qualsiasi e calda giornata di fine estate.
Etichettato come il nuotatore “ribelle”, Alvarez si è pronunciato dicendo che “certe cose valgono molto di più di una gara, dell’oro e della vittoria”. Certe tragedie non possono essere scavalcate così. A passeggiare sulla Rambla avrebbero potuto esserci i nostri amici, figli, genitori o qualsiasi parente di passaggio..
Così, mentre i suoi colleghi si tuffavano a caccia di una medaglia, ha deciso di rimanere di marmo per un minuto, prima di tuffarsi in acqua. Un gesto che sta facendo che tra chi lo ha criticato e chi lo ha sostenuto commosso, sta facendo il giro del web.
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