Gentiloni-ong : “Con il codice vince lo Stato e perdono gli scafisti”
GENTILONI-ONG – “È un pezzo fondamentale di una strategia d’insieme sull’immigrazione: questa strategia di collaborazione anche con le autorità libiche, sta producendo piano piano risultati”. Queste le parole del premier Gentiloni sul codice per le ong al termine di una giornata che ha testato duramente la resistenza del governo, con le scintille tra i ministri Delrio e Minniti, che ha minacciato le dimissioni. “I flussi si stanno gradualmente riducendo, vince lo Stato e perdono gli scafisti. È uno spiraglio, ma uno spiraglio su cui insistere – continua Gentiloni – l’Italia fa la sua parte, ma certamente se da parte dell’Onu verrà un’iniziativa forte tutti noi ne avremo vantaggio. Una Libia unita e stabile darebbe anche a noi un contributo nella gestione dei flussi”.
IL CROLLO SFIORATO – Al termine di una giornata molto tesa per il governo, segnata dall’assenza polemica di Minniti dal consiglio dei Ministri in cui era previsto un chiarimento con Delrio sui temi dell’immigrazione, il Quirinale ha fatto sapere di avere sempre apprezzato l’impegno profuso in queste settimane dal ministro dell’Interno nella difficile gestione del fenomeno migratorio. Ma le dimissioni di Minniti sono state veramente vicine, nonostante le parole di tranquillità di Gentiloni sui risultanti del codice ong, e il tema rimane uno dei problemi più grandi anche all’interno della squadra di governo.
LA CRESCITA E IL BILANCIO – Il premier Gentiloni ha parlato anche di crescita economica: “I numeri non sono mai sufficienti, ma rispetto a 8 o 9 mesi fa le previsioni di crescita sono raddoppiate, il che vuole dire che ciò che abbiamo fatto sui conti, sul sistema bancario e sulle riforme ha funzionato e ora siamo in grado di partecipare alla crescita dell’eurozona”. Infine una parentesi sulla legge di bilancio: “È fondamentale – spiega il premier – si inserisce in un grande problema delle società europee, ovvero come trasformare la crescita in benefici concreti in termini di lavoro e benessere per le famiglie. Il lavoro, e in particolare il lavoro dei giovani, saranno al centro della legge di bilancio”.
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