Torino, disoccupata si da fuoco nella sede Inps
Dramma a Torino, dove una donna di 46 anni, disoccupata, si è data fuoco all’interno della sede cittadina dell’Inps.
Concetta, una donna di 46 anni, era disperata, non ha retto al dolore, alla sofferenza, al dover combattere quotidianamente per arrivare a fine mese dopo che era stata licenziata. Così ha preferito provare a togliersi la vita e lo ha fatto in un modo glaciale, diretto e “epocale”, quasi a dimostrazione del fatto che a vederla dovessero essere tutti, o almeno chi le aveva procurato una simile angoscia.
Era sconvolta, come racconta anche il fratello, non sapeva più a chi rivolgersi e così, come scriveva sul suo profilo Facebook, poche ore prima della tragedia, aveva deciso “di fare tutti neri o almeno di cambiare i connotati e gli attributi”. La donna, prima di cospargersi il corpo di alcol e darsi fuoco con un accendino, avrebbe raccontato di essere stata licenziata a gennaio, ma di non aver ancora ricevuto l’indennità di disoccupazione.
Ora Concetta combatte tra la vita e la morte e si trova in gravi condizioni e con ustioni sul 70% del corpo all’ospedale San Giovanni Bosco, dove è stata intubata e trasferita al centro grandi ustionati del Cto: la prognosi è riservata, ha ustioni nel 25 per cento della parte alta del corpo di cui il 10 per cento di terzo grado.
«Una vicenda triste, che lascia scossi, senza parole, increduli. Una vicenda che colpisce tutta la città». Così ha commentato l’assessore al lavoro di Settimo Torinese, Massimo Pace. Mentre la Cgil di Torino lancia un appello: «Basta precarietà sul lavoro». «Invece di grandi proclami sulla riorganizzazione dell’Inps – aggiunge la Cgil di Torino – sarebbe necessario dedicare tempo, risorse e persone, per rispondere alle necessità – in questo caso di sopravvivenza – di chi è in difficoltà, smettendola con i tagli al personale ed alle sedi».
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