Com’erano le nostre vacanze venti, trenta, cinquant’anni fa? Oggi, nell‘era dell’alta tecnologia, basta un click e subito ecco comparire dinanzi ai nostri occhi una qualche meta, vicina o lontana che sia, ma pur sempre “raggiungibile” perché con internet e con le sue immagini la possiamo vedere, assaporare e immaginare. Prima si scrivevano cartoline, si facevano le code al telefono pubblico per chiamare la mamma, la nonna, le amiche più strette e ci si intratteneva nello stesso posto per mesi interi. Era tutto più lento e la parola low cost non sapevamo nemmeno cosa significasse.

Alpitour in onore dei suoi 70 anni ha deciso di festeggiare con una bellissima mostra fotografica la storia della nostra “Italia in vacanza”, immortalando con degli scatti l’evoluzione del nostro modo di viaggiare, dal Dopoguerra in poi. Cos’è cambiato dai viaggi di ieri ai tour di oggi? Scopriamolo insieme!

LA NUOVA ERA DEI VIAGGI SUPERSONICI

xb 1Oggi non ci accontentiamo delle mete “in”, tipiche anni ’70, vogliamo qualcosa di più intercontinentale perché, d’altronde, questa è la nuova era dei viaggi supersonici e così se Capri, Portofino, Forte dei Marmi, Saint Tropez e Porto Cervo rimangono le mete cool  delle nostre estati, a completare il tutto si aggiungono gli altri 6 bei continenti. Come può mancare all’appello una magica Bora Bora, un’avventuroso safari nei parchi di Victoria e una serata a lume di candela sugli alti grattacieli di Hong Kong? Ieri viaggiare richiedeva mesi e mesi di programmazione, i voli erano meno frequenti, e coì anche le compagnie aeree erano di meno, ci si doveva mettere puntigliosamente a tavolino e dotarsi di tanta pazienza e più tempo. Oggi invece è tutto rivoluzionato dalla tecnologia e basta l’istinto, l’impulso di voler fare qualcosa. Se l’era dei nostri nonni era più calma, quella dei nostri genitori più “frenetica”, la nostra “avanzata”, quella dei nostri figlia cosa sarà? Concorde è pronta a dare il via ad una nuova storia di viaggi supersonici che si prepara a decollare nei prossimi anni e così il “Boom Supersonic” ha un nome: XB-1, un areo che potrà trasportare 52 persone alla velocità di 2300 km/h. Ci pensate? E’ il caso forse di dire “che viaggeremo alla velocità della luce!”.

UNA PRENOTAZIONE A PORTATA DI CLICK

Quanti di noi ricordano con una velata nostalgia l’era delle brochure, delle cartine geografiche e del primo viaggio organizzato, premeditato e pianificato con un’agenzia? Oggi è tutto meno romantico, più facile ed anche più reale. Se gli uomini hanno perso quel loro istinto “tutto fare” e quello di essere di “cacciatori”, anche il viaggio, la meta, la destinazione ha perso quella vena “romantica/nostalgica”, quel fascino misterioso di luogo tutto da scoprire. L’accesso immediato a blog, video e social network ha ampliato tutti i nostri orizzonti. Oggi in fondo l’agenzia di viaggio siamo noi; con i nostri click in cerca dell’offerta migliore, con i dati della nostra carta di credito a conferma della prenotazione e il check in online: ebbene si in un attimo siamo già partiti. In passato le vacanze erano belle e duravano un’infinità, ci si mancava, ci si emozionava, oggi invece? Tranquilli! Ci sono WhatsApp, Instagram e Facebook a farci compagnia, in spiaggia, al bar o sdraiati sul lettino, i week end possono essere “last minute” e arrivare in vicine capitali europee richiede davvero poco tempo.

DA LUSSO A LOW COST

Un tempo viaggiare oltre il confine, come in Europa e ancor di più in altri continenti, era davvero sinonimo di uno scalino sociale. L’aereo era un mezzo di trasporto costoso. Oggi, con l’avvento delle compagnie aeree low cost (prime fra tutte RyanAir ed Easyjet) il mondo è davvero cambiato e così il viaggio, da esperienza di nicchia è diventato accessibile a tutti. Per noi è tutto scontato, ma quanti di voi, dinanzi ai racconti dei loro nonni si sono sentiti ipnotizzati? Quanti improvvisamente si sono sentiti i protagonisti di quei film antichi che affascinano facendo riassaporare quella magica sensazione della tipica estate tutta italiana anni ’60 e ’70? Anche il senso del viaggio oggi è diverso; spesso si viaggia perché sennò “non si è cool”. In passato la mentalità era differente. Agli albori il viaggio era un fenomeno di nicchia e quasi elitario e talvolta aveva uno scopo: quello della cura della propria salute con i cosiddetti “viaggi salubri”. Andando avanti con il tempo la il viaggio è diventato vacanza e ha iniziato a rendere i luoghi apparentemente più vicini ed il mondo sempre più interconnesso, annullando le distanze tra persone, imprese e culture.

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