Allarme siccità: Parma e Piacenza in stato d’Emergenza

A Parma e Piacenza manca l’acqua e il Consiglio dei Ministri dichiara lo stato d’Emergenza a causa dell’allarme siccità. La grave crisi idrica è dovuta al lungo periodo di siccità che dura dall’autunno del 2016. Piove poco, le temperature sono oltre la media e l’afflusso di turisti estivi aumenta la richiesta idrica. Quasi 9 milioni stanziati per affrontare l’allarme siccità. Per affrontare l’emergenza è stata anche convocata una riunione con i rappresentanti delle associazioni degli agricoltori, dei Consorzi di bonifica e i gestori del servizio idrico intregato, per spiegare le deroghe alle norme sul prelievo di acqua dai fiumi.

allarme siccitàDal Ministero dell’Ambiente viene lanciato l’allarme siccità. “Analoghi problemi potrebbero esserci per l’approvvigionamento idropotabile dell’Emilia orientale e della Romagna”. Mentre in Italia centrale, “la situazione più delicata è certamente quella che coinvolge la città di Roma ed i comuni limitrofi, collegata, in particolare, con la condizione del lago di Bracciano, il cui livello, a fine maggio, era di +5 cm sullo zero idrometrico”. In Sardegna “l’anno in corso si presenta essere il più siccitoso registrato dall’inizio delle osservazioni nel 1922. I tre mesi marzo-aprile-maggio fanno registrare deficit intorno al 70% per tutte le aree, con punte prossime al 90% per Gallura e Flumendosa”. “La situazione idrica nazionale e la gestione pro attiva che della stessa stanno facendo gli Osservatori distrettuali ci conferma, ancora una volta, la lungimiranza dell’azione intrapresa da questo Ministero, che ha creato, in tempi record, su tutta Italia, tali Organismi di gestione partecipata delle risorse idriche”.

Intanto a Roma, il sindaco Raggi chiede di limitare l’uso superfluo dell’acqua. L’uso delle risorse idriche potabili deve essere limitato agli usi domestici e sanitari. L’ordinanza vieta di usare l’acqua potabile per innaffiare orti e piante, per lavare l’auto o riempire piscine e resterà in vigore per tutto il periodo estivo. Intanto Coldiretti parla di quasi un miliardo di euro di danni all’agricoltura. 

 

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