Ezio Bosso lascia il teatro Comunale di Bologna: “Sin dai primi segnali di disagio ho dato le mie dimissioni”
Dopo settimane di duro lavoro segnate dalla tensione, Ezio Bosso alla fine lascia la Fondazione Comunale di Bologna dando ufficialmente le sue dimissioni. Lo fa con la massima serenità poiché è una persona che non può sopportare fisicamente il peso “di questo stress emotivo che sta portando un esaurimento e che ha ripercussioni sul mio corpo. Stress non voluto dall’orchestra e vissuto anche con ansia da loro”, ha egli stesso dichiarato.
Ma come si è arrivati a questo punto di rottura? Tutto è cominciato con una lettera – resa nota da Il resto del Carlino – che 51 musicisti dell’orchestra hanno indirizzato ai vertici della Fondazione. Nella missiva si legge che il maestro Ezio Bosso convoca riunioni ‘private’ e parla a nome dell’orchestra tutta quando così non è. La situazione precipita nell’istante in cui il Corriere di Bologna sbatte in prima pagina una discussione avvenuta tra Bosso e un musicista sorpreso a rispondere al cellulare durate le prove con l’orchestra del Teatro Comunale per il concerto previsto per la Giornata nazione dell’ambiente.
“Ho sempre detto e ribadisco che per me il direttore d’orchestra è un lavoro basato su empatia e sintonia, quindi sin dai primi segnali di disagio ho dato le mie dimissioni. E le ho date proprio per non creare problemi o tensioni inutili e dolorose per tutti” afferma il maestro. Al Comunale Bosso era entrato per “per aiutare con un progetto a largo respiro e proprio per rivalutare e difendere il lavoro dei miei colleghi. Non per creare inutili polemiche. Evidentemente le dimissioni non sono bastate e mi spiace, perché per tanti anni sono stato un orchestrale anch’io e ho il massimo rispetto di una categoria a cui sento di appartenere” ha continuato. Riferendosi agli orchestrali inoltre, ha voluto ringraziare loro per la disponibilità che hanno avuto e “per i tanti apprezzamenti come musicista dimostrati da loro e la solidarietà reciproca manifestata in un momento dove tutti noi siamo stati malamente interpretati e provati pesantemente da narrazioni non complete, certo può succedere ma siamo andati oltre e lo abbiamo dimostrato il giorno seguente. Li ringrazio per la disponibilità a venire tutti, e ripeto tutti, persino a fare una prova di assestamento non decisa dalla direzione, ma voluta dall’orchestra e fuori dall’orario e a titolo gratuito. Una prestazione che dimostra proprio l’amore per la musica, del lavoro che svolgono e del rispetto e l’amicizia che ci avvicina”. Ma c’è di più. Ezio Bosso ha preso la sua decisione definitiva annunciando la sua partenza per un tour europeo che lo terrà lontano a lungo da Bologna.
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